Cheiffou Amadou rappresenterà i colori del suo partito, il Raggruppamento social-democratico (Rsd), alle presidenziali in agenda il 21 febbraio 2016. In un comunicato letto alla radio nazionale, al termine del proprio congresso la direzione dell’Rsd ha annunciato l’investitura di Amadou “con l’intento di offrire un’alternativa e un progetto di società credibile”. Primo ministro dal 1991 al 1993 e attuale mediatore nazionale, Amadou, 73 anni, è il settimo candidato alle presidenziali. Nello stesso giorno del primo turno delle presidenziali si terranno anche le elezioni legislative.
In lizza finora il presidente in carica Mahamadou Issoufou – eletto per un primo mandato nel 2011 – l’ex ministro alla Pianificazione Amadou Boubacar Cissé, l’ex titolare dell’Agricoltura Abdou Labo, l’ex presidente del parlamento Hama Amadou, un altro ex esponente di governo Kassoum Moctar e il capofila dell’opposizione Seïni Oumarou.
Il capo di Stato uscente viene considerato favorito mentre il suo principale oppositore Hama Amadou - leader del partito Moden Fa Lumaa - si è visto negare la libertà provvisoria. L’ex presidente del parlamento è accusato di essere coinvolto in una rete attiva nella tratta di bambini, assieme a Labo, in libertà provvisoria. Per Amadou e i suoi sostenitori si tratta di “accuse formulate con fini politici”; una denuncia respinta dal governo per il quale si tratta invece di un caso di “diritto comune”.
La doppia votazione si sta avvicinando in un clima politico piuttosto teso in Niger, dove da un paio d’anni gli oppositori accusano Issoufou di provocare scissioni nei partiti avversi per assicurarsi la rielezione.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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