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Nightmare - Dal profondo della notte

Creato il 08 gennaio 2014 da Misterjamesford
Nightmare - Dal profondo della notteRegia: Wes CravenOrigine: USAAnno: 1984Durata: 91'
La trama (con parole mie): Nancy, un'adolescente che vive nella tranquilla Elm Street, è da qualche tempo perseguitata da incubi terrificanti il cui protagonista è un inquietante individuo di nome Freddy Krueger, armato di un guanto munito di quattro coltelli costruiti come fossero prolungamenti delle sue dita. Turbata dagli stessi sogni, Nancy scopre che anche i suoi più cari amici si trovano ad affrontare lo stesso problema, e quel che è peggio, a subire nel mondo reale le conseguenze delle ferite riportate durante il sonno profondo.Decisi ad indagare sull'accaduto e a liberarsi dalla presenza del terrificante "uomo nero" che impedisce ormai ad ognuno di loro di dormire per il terrore di essere uccisi, Nancy e i suoi compagni si troveranno ad affrontare un terribile segreto che vede coinvolti i loro genitori, e che affonda le radici nelle fondamenta di Elm Street, che dietro una facciata da periferia bene nasconde sangue e morte.
Nightmare - Dal profondo della notte
Ai gran bei tempi di Notte horror, nel pieno delle scuole medie, ricordo come fosse ieri il fulmine a ciel sereno che squarciò - appena prima della tempesta che fu Twin Peaks - l'immaginario horror del sottoscritto, rimanendo per anni in cima alle classifiche quando si trattava di citare i titoli più inquietanti mai passati sugli schermi dell'allora casa Ford: Nightmare - Dal profondo della notte, uno dei colpi di genio più clamorosi di quel vecchio bastardo di Wes Craven, di fatto uno dei Maestri del genere.
Appoggiandosi ad una vicenda estremamente violenta e reale - la storia di un serial killer di bambini giustiziato dai genitori travolti dal terrore - mescolata al classico teen movie segnato dal sangue nella migliore tradizione degli anni ottanta, Craven tirò fuori dal cilindro uno dei personaggi più importanti che il Cinema di paura abbia mai conosciuto, un "boogeyman" che, al contrario dei suoi illustri colleghi Michael Myers, Jason Voohries e Leatherface colpiva con la lingua tanto quanto con il suo guanto letale, ed univa allo spavento anche una massiccia dose di humour nerissimo - che ai tempi non riuscivo ovviamente a cogliere in tutte le sue incredibili sfumature -, agendo al contempo in una delle aree "sicure" di tutti noi, il sonno: Freddy Krueger.
Magliore sdrucito a righe rosse e verdi, corpo sfigurato dalle ustioni, cappellaccio da cowboy ed il già citato guanto dai coltelli affilati, il torbido Freddy era destinato a diventare un cult già dal suo look, oltre ai poteri praticamente immensi a sua disposizione all'interno degli incubi dei giovani perseguitati per vendicarsi della vendetta che lo condusse alla morte, eliminando i figli adolescenti dei responsabili del suo linciaggio: senza dubbio ci si trovò di fronte ad uno dei casi in cui un charachter fece la fortuna - e divenne la condanna - di un attore, Robert Englund, che i più vecchi ricorderanno nel cast di Visitors, e che probabilmente verrà sempre e solo citato proprio per aver prestato ghigno e carisma a questo indimenticabile spauracchio.
Unendo lo splatter al conflitto genitori/figli, Craven porta in scena una fiaba nerissima ricordata per il debutto sul grande schermo dell'allora praticamente imberbe Johnny Depp, destinato ad una delle fini più spettacolari che l'epoca poteva riservare, nonchè uno dei momenti più agghiaccianti dell'intera pellicola insieme alle prime apparizioni dell'omicida redivivo negli incubi di Tina, la prima vittima: dunque non solo slasher senza spessore, ma un viaggio decisamente profondo all'interno dei turbamenti delle vittime di Freddy, che rappresenta in qualche modo il lato oscuro del mondo adulto con il quale ogni adolescente deve, prima o poi, fare i conti, e che diverrà il tema portante almeno dei primi quattro capitoli della saga.
In qualche modo, niente di quello che era l'horror prima di Nightmare rimase lo stesso in seguito, e l'originalità e la potenza dell'esordio di Krueger rimangono ancora oggi ineguagliati nel genere, nonostante a più riprese - e sfruttando anche un pessimo remake - si sia tentato di percorrere una strada quantomeno simile: Wes Craven, purtroppo, ad oggi finisce per essere ricordato quasi più per Scream che per questo vero e proprio gioiello capace, a quasi trent'anni dalla sua uscita, di far correre più di un brivido lungo la schiena dell'audience del nuovo millennio, abituata ad orrori ben peggiori di quelli portati con grande goduria dal vecchio Freddy negli incubi di ogni sua giovane vittima.Ma a noi vecchi irriducibili va bene anche così.
Sappiamo bene che Freddy è lì, in agguato, sempre pronto a colpire non appena si chiuderanno gli occhi e si abbasserà la guardia.
MrFord
"I wake up, it's a bad dream,
no one on my side,
I was fighting
but I just feel too tired
to be fighting,
guess I'm not the fighting kind."Keane -"A bad dream" - 

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