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Nimi: festival giapponese

Creato il 22 dicembre 2011 da Automaticjoy
Nimi: festival giapponeseDomenica scorsa, grazie ad un paio di biglietti vinti per pura fortuna, sono stata al Nimi, festival giapponese che si è svolto presso la Fortezza da Basso a Firenze. Ho trovato gli allestimenti un po' scarsi, anche se immagino che organizzarsi in uno spazio grande e dispersivo come quello sia piuttosto impegnativo.
Ad ogni modo l'iniziativa è un piccolo paradiso per i nippofili: si passa dalle bancarelle kawaii ai gadget di anime e manga, dalle conferenze sulle arti tradizionali alla gara di cosplay, senza ovviamente farsi mancare lo stand del cibo giapponese.
Appena arrivati abbiamo assistito alla conferenza dell'incisore di timbri Zuifuu, che ci ha mostrato i vari materiali con cui lavora e i suoi strumenti. Ci sarebbe piaciuto farci fare un timbro personalizzato ma i costi non erano proprio economici.
Sul palco principale ci siamo poi goduti la performance dei Manjushaka, danzatori giapponesi che si ispirano alla tradizione del Sol Levante e la riadattano in chiave moderna. Lo spettacolo è stato probabilmente ciò che ho apprezzato maggiormente dell'intero festival, nonostante alcune imperfezioni che non ne hanno comunque minato il fascino.
Nimi: festival giapponese
Nimi: festival giapponese
Nimi: festival giapponese
La gara di cosplay è iniziata con una buona mezz'ora di ritardo. Alcuni costumi erano veramente ben fatti (peccato che la mia scarsa competenza non mi abbia permesso di riconoscerne la maggior parte), molti ragazzi hanno messo in scena gag divertenti, ma dopo i primi cinquanta partecipanti e tre ore abbondanti in mezzo alla folla abbiamo ceduto e siamo andati a rifocillarci.
Nimi: festival giapponese
Nimi: festival giapponese
Nimi: festival giapponese
Nel pomeriggio ci siamo dedicati alle bancarelle, tutte graziose ma poche veramente imperdibili. Non essendo appassionata di action figures le ho saltate e mi sono dedicata alla ricerca dei regali per mio fratello, ricerca che fortunatamente ha avuto esito positivo. Non ho trovato invece un portafoglio per me: erano tutti troppo piccoli, troppo costosi o di qualità scadente. Mi sono consolata con qualche spilletta, da dividere equamente tra quelle che terrò per me (Totoro e la bandiera dei pirati di Cappello di Paglia) e quelle da aggiungere al regalo per mio fratello (Zoro, Ace e Rufy).
Nimi: festival giapponese
Mi sono trattenuta dal fare acquisti folli anche perché nulla ha proprio conquistato il mio cuore. Avrei comprato volentieri una bella kokeshi o una riproduzione di una maschera Hannya del teatro Nō, ma ho fatto la brava. Solo una bancarella mi ha fatto proprio sciogliere come un ghiacciolo al sole: quella di Aranzi Aronzo. Ci ho tanto girato intorno con lo sguardo adorante che P. mi ha comprato un portachiavi a cui avevo a lungo fatto la corte (ma che giustamente giungerà nelle mie manine solo il 25).
Tra le altre cose interessanti: un Goldrake di due metri per ricordare Shingo Araki, scomparso recentemente; alcune stampe coloratissime della giovanissima Aki Akane e le splendide foto di Hisashi Itoh nella mostra Fuga da Edo.

Nimi: festival giapponese

Goldrake


Nimi: festival giapponese

Aki Akane


Nimi: festival giapponese

Hisashi Itoh


Se l'anno prossimo foste in zona Firenze in questo periodo una capatina al Nimi fossi in voi ce la farei!

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