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Nobraino recensione del cd e del live

Creato il 18 gennaio 2011 da Thebackinblack
Nobraino recensione del cd e del liveNO USA! NO UK! NOBRAINO
Una fiaba assassina dove i protagonisti sono dei romantici killer che interpretano la storia con piccoli magnificenti istanti di follia giocosa e irriverente, ma alla fine è pura realtà.
I Nobraino confermano in “NO USA! NO UK! NOBRAINO” la loro personalissima lotta in bilico tra il grotteco e la cruda realtà. Il successo di quest’ultimo lavoro, ma anche dei precedenti, risiede nell’esser fervidi sostenitori di una musica che non c’è più, legata fortemente ad atmosfere soffuse molto in voga nei primi anni 60’. Una centrifuga sonora di musica old style, debitamente revisionata e dotata di sfumature eccentriche suonate in maniera egregia. Rock, folk, jazz, blues, qualsiasi richiamo utilizzato nei loro pezzi, non smentisce l’orecchio: sono marchiati a fuoco da un personalissimo stile divertente e coinvolgente. Ciò che lascia piacevolmente stupiti è che nonostante le varie contaminazioni riconducibili ai più svariati gruppi e cantautori, i Nobraino in ogni brano restano sempre i Nobraino. Avere un proprio stile e ben delineato in un panorama musicale dove la legge di mercato la fa da padrona imponendo artisti che risultano essere semplicemente “fotocopie di fotocopie”, è straordinario. Anche perché sono italiani e cantano in italiano, quindi in un certo senso il tutto acquisisce un doppio valore. Ma non solo musica. Anche i testi hanno un’impronta specifica, spunti di riflessione che vengono sarcasticamente e pungentemente trattati e cantati da un Kruger con una voce, calda, profonda e tagliente, una macchina seducente in moto perpetuo.  
“Troppo romantica”, ad esempio, tratta il suicidio con delicata e romantica leggerezza; “La signora Guardalmar”, la squallida vita di una persona condizionata dalla TV con uno sfottò simpatico che vomita in faccia una tristissima e sempre più diffusa realtà. “Narcisisti misti” è lo specchio di come feste e ambienti altolocati e dannosi di un certo tipo, risultino così tristemente disagiati per le persone che della normalità fanno il loro viver quotidiano (mi sento sempre così fastidiosamente ordinario…). Pura goliardia sono la “Giacca di Ernesto”, “L’onesta Monarchia” e “In ogni caserma”, dove ritmiche rapide e testi simpaticamente riflessivi strappano più di qualche gustoso sorriso. “Bifolco” è una ballata profonda, ammaliante, una vera e propria dichiarazione d’amore maschia, basculante tra il sopraffino e lo zotico.
“NO USA! NO UK! NOBRAINO” è una produzione completa, ogni pezzo ha un suo perché (anche “Succhiamilcuore” che apparentemente esce un po’ fuori dagli schemi) e di sicuro da tenere in considerazione nella top ten dei migliori album usciti nel 2010.  
 
9/10
Testi e Voce: Lorenzo Kruger
Musiche: Nobraino
Chitarra: Nestor Fabbri
Basso: Bartok
Batteria: il Vix
Tromba: David Jr. Barbatosta
Produzione Artistica: Giorgio Canali
Prodotto da: MarteLabel – Roma
Registrato, missato e master. da Giorgio Canali
Management: Peppe Casa
http://www.nobraino.eu/
 
LIVE
Se non bastasse mettere gli allori al cd, la prova live dei Nobraino è a dir poco stupefacente. Visti all’opera nel concerto tenutosi presso “La Tana Dell'Orso” di Catanzaro lo scorso 29 dicembre, lo show dal vivo è senza ombra di dubbio un marchio di fabbrica degno di assoluto rilievo. E’ un crescendo continuo: a primo impatto il live sembra un normalissimo e andante concerto, con Kruger che si limita a gongolare in maniera avvolgente e ammaliante attorno al microfono. Quattro, forse cinque pezzi in cui la tranquillità d’esecuzione la fanno da padrona. Tutta apparenza. Lorenzo accende la spia sul tasto “follia on” e microfono in mano s’immerge nel pubblico, puntando con sguardo fisso gli occhi della gente a mo di sfida, per poi coinvolgere tutti in un pogo frenetico e divertente. Una lampada roteante sul palco, un’arrampicata sul bancone del bar, uno stanzino deposito nel quale chiudersi, un’uscita dal locale: sempre cantando in maniera impeccabile mentre la band non sbaglia una nota, fantastica nel suo solitario suonare che sostiene in tutto e per tutto le diverse  performance del cantante animale da palco. E’ un delirio totale, il pubblico è ipnotizzato  dai movimenti repentini di Kruger, attonito e incuriosito nell’attesa di vedere ogni nuova trovata.
Vanno visti, immediatamente, poiché “Il palco è scenico, la donna immobile, divento isterico se non applaude mai …” e  personalmente ci credo.
Giuseppe Corasaniti 

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