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NOFracking Romania: nonne e bambini contro le ruspe della Chevron

Creato il 07 dicembre 2013 da Maria Carla Canta @mcc43_

cos'è il Fracking? in parole povere pompare acqua per spaccare le rocce e farne uscire del gas: lo shale gas. cosa buona? no! rende la zona inquinata e invivibile, accresce il rischio terremoti .

E' un pericolo anche per l'Italia- Un problema sul quale si stende il velo del silenzio, per amor dell'ENI. Vedere questa raccolta di articoli in Storify : NO FRACKING ITALY (IT,EN,FR) In molti paesi la popolazione si muove e protesta, quasi ovunque viene manganellata e il territorio militarizzato [non vo ricorda la Val di Susa e la lotta NO-TAV?].

Oggi è di scena la Romania, la sua zona meridionale meno sviluppata e povera. A fronteggiare la polizia per fermare le ruspe Chevron non ci sono soltanto baldi giovanotti e robusti omaccioni. Ci sono madri di famiglia, nonne, bambini in un paesaggio di recinti e barricate. Davide contro Golia.....

A fianco della loro lotta, anche Brianna Caradja, principessa romena, avvocato, ambientalista e attivista Verde . Dal suo account Facebook "Being a Princess is not about wearing fairytale dresses and staying cooped up in a castle...I just want to be FREE, I just want to be ME :)

Sulle proteste in corso a Pungesti, Romania, cito parte di un bell'articolo che fa onore a il Fatto quotidiano di oggi, 7 dicembre
A suo modo, questa è una bellissima storia di attivismo e di resistenza che arriva dalla Romania. Nell'Ottobre 2013 la multinazionale americana Chevron aveva iniziato i suoi lavori di fracking nel nord est del paese. C'erano state proteste e scontri con la polizia, dopo che alcuni contadini si erano accampati nei siti da trivellare in segno di protesta, dopo che erano arrivati manifestanti fin da Bucarest in solidarietà. Sulla blogosfera degli attivisti anti trivelle erano esplosi siti di supporto e di denuncia in tutto il mondo.Siamo a Pungesti - la Chevron vuole trivellarla, la gente vuole coltivare la terra. I residenti sono riusciti a tenere duro per un paio di mesi, ma lunedì 2 dicembre la polizia è intervenuta di nuovo, con la violenza, bloccando la strada verso la città principale, Vaslui, e arrestando circa 40 persone. Alcune di loro sono state malmenate.[...]"La polizia militare ha bloccato tutte le strade di accesso alla città. Venti persone sono state malmenate adesso. Ci sono pattuglie constantemente, dappertutto che intimidiscono e minacciano la popolazione. Stanno forzando i piccoli negozi a chiudere e intimidiscono chiunque voglia aiutare. I bimbi non possono andare a scuola, i malati non possono andare dal medico. L'accesso della stampa è severamente proibito. Alcuni residenti riportano di essere stati malmenati mentre raccoglievano legna nella foresta. E' come vivere sotto occupazione in periodi di guerra! Aiutateci e diffondete queste informazioni per favore"

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p> Qui un video YouTube di RT che dà un'idea della durezza della repressione

aggiornamento pomeriggio, di sabato 7 dicembre

dichiara di aver ricevuto via email dalla Chevron la notizia che i sondaggi per l'estrazione del gas sono stati sospesi. Era già accaduto in precedenza e poi i sondaggi erano stati ripresi, ma si tratta comunque di un'azione di protesta che ha avuto successo, come sta accadendo anche in altri paesi.


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