Magazine Pari Opportunità

Noi maschi

Da Pierotieni
Noi maschidi Raffaele Mantegazza
Noi maschi abbiamo tanti peli e li mostriamo con orgoglio e se qualcuno non li ha vuol dire che è un po’ checca e se magari puzziamo meglio così perché il cattivo odore è segno di virilità e solo le femmine o i femminielli si profumano
Noi maschi odiamo gli omosessuali i transessuali i bisessuali i postsessuali e i presessuali perché per noi il sesso è uno solo, quello che noi “facciamo” e le donne subiscono non certo per piacer loro (e magari nemmeno per dare un figlio a dio)
Noi maschi paghiamo le donne per fare sesso perché abbiamo costruito un mondo nel quale tutto si compera e si vende e non riusciamo a pensare a un atto di gratuità nemmeno quando ci infiliamo sotto le lenzuola
Noi maschi diciamo “ce l’ho duro”, “gliel’ho messo in c…”, “ho due p… così” perché consideriamo quel pezzo di carne come segno della nostra superiorità sul mondo
Noi maschi non vediamo l’utero  oltre la vagina, non vediamo l’universo di profondità, bellezza e mistero che c’è dietro quello che consideriamo solo un giocattolo da poter comperare; quel mondo che ci ha ospitato per nove mesi e che abbiamo dimenticato per sempre
Noi maschi non piangiamo in pubblico, non ci abbracciamo se non quando facciamo goal, non ci diamo una carezza per consolarci  perché ogni segno di debolezza ci fa una paura folle, ci terrorizza, ci paralizza
Noi maschi siamo volgari e sboccati perché non si dubiti della nostra virilità
Noi maschi ruttiamo ed emettiamo flatulenze quando ci troviamo tra noi perché abbiamo il terrore della poesia che può invece sprigionare il nostro corpo
Noi maschi siamo schifosi perché ci hanno insegnato che è giusto così
 
Ma noi maschi siamo esseri splendidi, delicati e fragili, forti e immensi, capaci di emozionarci e di piangere, di amare e di intenerirci, di cullare i nostri figli e di giocare con le nostre donne, di donare e ricevere piacere, di raccogliere fiori e costruire case, di regalare alle nostre ragazze canzoni, brividi e profondo piacere. Solo che ce ne dimentichiamo. Perché ci hanno insegnato che essere maschi significa essere violenti. Anche e soprattutto contro noi stessi.

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