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Noioso post su Grecia e Italia che svela che Pontomedusa è una vile reazionaria

Creato il 01 febbraio 2015 da Pontomedusa @Pontomedusa

renziMi rendo conto che nei blog non si parla di politica, a meno che non sia il Movimento Cinque Stelle (quello fa figo), ma sui social sta girando l’immagine qui sopra e io non posso restare seduta in disparte né arte né parte e non dire quello che mi passa per il cervello in maniera random, come faccio abitualmente qui.

Vediamo un po’ per cosa lodiamo il buon Tsipras: “Reintegro dei dipendenti pubblici licenziati”. Aspetta, aspetta: tu, Condivisore di questa Immagine Impegnata, non sei lo stesso che l’ultima volta che è stato alle poste a ritirare una raccomandata è tornato imprecando contro i blindatissimi e illicenziabili dipendenti statali, ventilando di non pagare più le tasse se devono servire a stipendiare tali scansafatiche? Mi pare che fossi proprio tu, eh. Ma magari mi sbaglio, d’altra parte io ho la Sindrome del Pesce Rosso, non ricordo niente che sia successo più di cinque minuti fa.

Aumento del salario minimo da 586 a 751 euro, mentre il perfido Renzi si è limitato a dare 80 euro a chi ha un lavoro!
Ora, Condivisore, abbi pazienza, ma mi risulta che anche il salario minimo sia qualcosa che riguarda solo chi ha un lavoro, perché i disoccupati non percepiscono salario alcuno, è questo il loro problema.
Avresti fatto più bella figura se avessi sottolineato che 165 euro sono più di 80 (ma messa così avrebbe perso un po’ del suo effetto, vero?). Altresì, sarebbe stato forse necessario ammettere che il minimo tabellare dai vari CCNL in Italia è di circa 1200 euro, quindi la Grecia partiva da una situazione ben più misera della nostra.

Ah, l’elettricità gratuita! Invece noi solo aumenti!
Intanto, Condivisore, visto che a quanto pare hai accesso a Internet, potresti usarlo non solo per andare su Facebook e Disinformazione.It, ma anche per informarti un po’.
Scoprirai così che, quando si parla di aumenti, ci si riferisce in genere ai regimi di maggiore tutela, che sono appunto controllati dallo Stato, e che non possono variare senza l’OK dell’Autorità competente.
Le liberalizzazioni (che in genere vanno a braccetto con le tanto temute privatizzazioni) hanno permesso l’ingresso sul mercato di tante società che fanno prezzi liberi, in genere più bassi di quelli a maggior tutela, e bloccati per due anni: se hai problemi con le bollette, cambia gestore.
Per quanto riguarda i poveri veri, e non i piangina come te, lo Stato italiano già prevede un piccolo bonus per l’elettricità, che copre 2/4 bollette l’anno a seconda dei casi.

Poi abbiamo il capolavoro: Tsipras bravo perché non taglia le pensioni, Renzi cattivo perché non taglia le pensioni. Ah, scusate! Sono le pensioni “d’oro”! Ma quanti parlamentari vanno in pensione ogni anno? Vogliamo dire 100? Su 60 milioni di persone? Ma saranno proprio loro che incidono così tanto sulle casse dell’INPS? Non magari quelli che negli anni ’80 andavano in pensione a 40 anni con 20 anni di contributi? Non i pensionati al minimo che non hanno versato un euro di contributi (e di tasse) in vita loro?
Non parlo della moralità e giustizia di certe situazioni, ma proprio solo di un calcolo economico. Saranno proprio ‘ste pensioni d’oro che aprono voragini nei conti pubblici?
Secondo questa tabella che ho trovato a caso su Internet, quindi datele la dignità che volete, i pensionati da 10mila euro l’anno o meno costano 114 miliardi di euro l’anno, quelli da più di 200mila l’anno costano 20 milioni l’anno.
Ma, Condivisore, lo sappiamo che la matematica non è il tuo forte, che sei laureato in Filosofia o Scienze Politiche se va bene, ti hanno bocciato due volte in Terza Media se va male.

Ma, a parte tutto questo, tutti i provvedimenti qui sopra costano soldi o impediscono di ottenerne (come bloccare le privatizzazioni): quindi, la grana, Tsipras, dove la troverà?

Ah, il colpo di genio: non pagando più i debiti!
Queste sì che sono decisioni di grande valore politico e spessore morale, fra l’altro mentre la Grecia sta ricevendo aiuti a gogò dai confratelli Stati europei.
Con una mano prende i soldi e con l’altra ci fa il dito medio gridando “Ciuupaaa!!”Oltretutto, quando in seguito a questo annuncio le obbligazioni greche sono crollate, tu, Condivisore, hai gridato al gomblotto: Tsipras osa alzare la testa, e il Nuovo Ordine Mondiale gliela fa pagare in Borsa!
No, pirla.
Quando compri una obbligazione di uno Stato, stai prestando soldi a quello Stato in cambio di un interesse. Mi pare abbastanza ovvio che, nel momento in cui il suddetto Stato annuncia che i debiti non li vuole pagare più, tutti cerchino di liberarsi delle suddette obbligazioni, o che siano diposti a comprarle solo in cambio di un altissimo interesse che bilanci il rischio di non rivedere i propri soldi.

A me fa paura il fatto che tu vada a votare e che il tuo voto conti quanto quello di uno normale, Condivisore.
D’altra parte, probabilmente sei uno di quelli che in questi giorni lamentavano il fatto di non potere votare il Presidente della Repubblica, mentre i francesi lo fanno, dimostrando sprezzo per qualunque cognizione riguardo i vari ordinamenti democratici.


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