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Nominare e tradurre i marchi: due fasi per il successo

Creato il 24 aprile 2015 da Valedimatteo
L’immissione di un prodotto sul mercato può tradursi in successo o insuccesso a causa di fattori numerosi e compositi: la qualità del prodotto stesso, i clienti ai quali è rivolto, la presentazione con viene proposto. Ciascuno degli aspetti elencati è importante e non può quindi essere improvvisato o sceltocon leggerezza: deve essere attentamente studiato e curato da esperti di marketing sulla base di attenti e puntuali studi di mercato.tradurre marchi e slogan
Uno degli importanti fattori che possono tradursi nella motivazione del successo o dell’insuccesso di un prodotto è il nome che viene attribuito ad esso. Traducendo tale concetto nel linguaggio settoriale dovremo parlare di “naming”, ovvero quel settore del marketing che si occupa dello studio della scelta dei nomi dei prodotti, dei servizi e delle aziende. “Naming “ è un termine che tradotto significa "chiamare" o "nominare" e si riferisce all’azione di assegnare un nome o una frase ad un determinato oggetto o ad una proprietà.La scelta del nome è tanto importane poiché spesso il suo suono verrà tradotto dal potenziale consumatore in un oggetto materiale utile o meno, in un’immagine, in un determinato livello di qualità e spesso addirittura tradotto in un’emozione. Il successo di un prodotto o di un servizio risiede anche nel nome e nella sua definizione, veicolo necessario per l'immagine ed il futuro del prodotto. Ogni qual volta un nuovo nome di un prodotto viene selezionato si tradurrà nell’inizio di una storia di un marchio e, di conseguenza, dell’immagine e del ricordo che susciterà nei consumatori. Nell’operazione di naming è necessario valutare anche valutare l’area geografica nella quale verrà immesso il prodotto,. Se il prodotto verrà commercializzato in più Paesi sarà infatti necessario pensare alla modalità con la quale il suo nome verrà tradotto dai consumatori di aree diverse. Se la traduzione dovesse risultare brutta o goffa, sarà necessario prendere i dovuti provvedimenti e, eventualmente, ricorrere ad un “renaming”. Alcuni importantissimi marchi hanno talvolta effettuato scelte importanti a tal proposito: hanno tradotto la parola che costituiva il marchio o deciso di sostituirlo, addirittura, preferito non diffondere altro senonché il logo.
Scelte importanti, legate alla traduzione non solo della lingua, ma anche della possibilità o meno di creare un grande marchio legato ad un grande nome.

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