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Non aprite quella porta, aprite quelle porche

Creato il 19 maggio 2013 da Cannibal Kid
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NON APRITE QUELLA PORTA, APRITE QUELLE PORCHE

"Porche noi???"
"Ma se siamo due suore..."

Non aprite quella porta 3D (USA 2013) Titolo originale: Texas Chainsaw 3D Regia: John Luessenhop Cast: Alexandra Daddario, Tania Raymonde, Trey Songz, Keram Malicki-Sanchez, Shaun Sipos, Scott Eastwood, Dan Yeager, Thom Barry, Richard Riehle Genere: orrore Se ti piace guarda anche: Non aprite quella porta (1974), Non aprite quella porta (2003)
Se pensate che non esista un film peggiore di Le streghe di Salem… Beh, non sarò certo io a farvi cambiare idea BUAH AH AH AAAH (beccati ‘sta risata satanica, Rob Zombie, che ti piace!). Non aprite quella porta 3D è una schifezzuola di horror, però almeno è una schifezzuola media, di quelle senza pretese artistiche che non può permettersi. Lo guardi, e sai già esattamente in cosa ti imbatterai e cosa si abbatterà su di te: un brutto film di scarso intrattenimento e zero originalità. Ma, se non altro, un brutto film che non vuole spacciarsi per un capolavoro della settima arte. So’ già soddisfazioni. Piccole, ma so’ soddisfazioni.
A volte il genere horror viene accostato in senso dispregiativo al porno. In senso dispregiativo il più delle volte per il porno. Cosa li accomuna? In entrambi i generi spesso la trama è solo un pretesto per mostrare in un caso scenone splatter di morti ammazzati, nell’altro caso delle scopate, fondamentalmente. Prodotti in serie, fatti in maniera meccanica e industriale, per fare contenti i pubblici di riferimento e portare a casa qualche soldino. A volte sono realizzati in maniera professionale, altre in maniera molto più amatoriale. Peccato che in questo caso abbiano deciso di girare un horror. Non aprite quella porta 3D, se solo avesse qualche scena di sesso esplicito in più, sarebbe infatti potuto risultare un porno niente male. La cosa di gran lunga migliore del film sono infatti le grazie delle due protagoniste femminili, non sfruttate a dovere.

"Basta, sono offesa. Mi rivesto!"

Alexandra Daddario si era segnalata nel filmetto fantasy Percy Jackson e, proprio come Emma Watson dopo Harry Potter, ora è esplosa. Fisicamente, intendo. È passata dal fantasy a essere una fantasia erotica. Come attrice se la cavicchia pure, però certo per valutarla meglio sarà necessaria una pellicola di maggior peso. Qui comunque ci si può accontentare del suo fisico parecchio in forma. Il personaggio che interpreta sarebbe anche interessante, con il suo lato malvagio che a un certo punto ha la meglio sul lato buonista, peccato che la sceneggiatura non riesca a sfruttarlo a dovere. Anzi, per niente.
Anzi, ma quale sceneggiatura? L’altra fanciulla è Tania Raymonde, figlioletta di Ben Linus e della Rousseau in Lost, pure lei cresciuta mooolto bene e mooolto sviluppata in alcune parti in particolare. Le spettatrici che adesso stanno sbadigliando possono pure loro rimanere contente grazie ai muscoli esibiti da Trey Songz, cantante R&B che come attore… insomma, non è un attore, diciamolo. Poi c’è anche Scott Eastwood, figlio raccomandatissimo di Clint da cui ha preso lo sguardo inespressivo ma non certo il carisma. In pratica, meglio le protagoniste femminili di quelli maschili.

NON APRITE QUELLA PORTA, APRITE QUELLE PORCHE

"Sicuri che non stiamo girando un porno?
Leggendo l'elaboratissima sceneggiatura avrei detto il contrario..."

Dopo una prima parte in cui vengono presentate tette e momenti soft-porno, il film passa poi alla sua parte horror. E qui mi casca la pellicola. L’idea di non realizzare un remake del film originale degli anni ’70 (come il pessimo film del 2003 con Jessica Biel), bensì un sequel è anche buona. Cercare di dare una continuità alla storia. Bravi. Come hanno sviluppato tale idea, è invece un altro paio di maniche. La sceneggiatura (ripeto: ma quale sceneggiatura???) è prevedibilissima, i dialoghi nei momenti in cui vorrebbero farsi profondi scadono nel pietoso, e alla fine il tutto si trasforma in maniera rapida nella solita sequenza zero tensione tanta noia di morti ammazzati e momenti pseudo splatter. Una vera occasione sprecata: con a disposizione 2 protagoniste anzi 4 protagoniste come le tette di Alexandra Daddario e Tania Raymonde, da quella porta ne sarebbe potuto uscire un porno-capolavoro. (voto 4/10)


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