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Non c’è limite

Creato il 16 dicembre 2010 da Brasilitalia

lavoroE’ dalle 8.00 che sto lavorando e mi sono fermato solo meno di un’ora per mangiare qualcosa. Ho ancora un lavoro da finire e già uno per domani. E sono sicuro che prima di sera mi verrà altro lavoro da fare. Come se non bastasse di sicuro preparerò io la cena (ma questo mi piace). Il che vuol dire che anche stasera, come da un anno a questa parte, alle dieci o alle undici sarò ancora qui a lavorare sul computer. Non so da quanto tempo non riesco a vedere un film o un programma alla televisione.

Il bello è che non posso lamentarmi. Se provo a dire qualcosa todo o mundo briga comigo dicendo che dovrei ringraziare il Cielo per lavorare così tanto, così possiamo pagare tutti i debiti che abbiamo. Io il Cielo lo ringrazio però mi piacerebbe ogni tanto avere un po’ di tranquillità e avere un po’ di tempo solo per me, per fare quello che mi piace, non solo per il lavoro.

E, sempre todo o mundo, è già preoccupato perché per Natale per qualche giorno non avrò lavoro (miracolo!). Quindi ovviamente (per loro) ora io devo lavorare di più per compensare quei pochi giorni di riposo.

Per l’amor di Dio, io sono contento di lavorare, e sono contento di avere tanto lavoro. Vuol dire che qui le cose vanno bene, a differenza di altri posti. Ma il problema è che qui non c’è limite. Può succedere quello che vuoi, puo anche venire un alluvione o stare male, ma qui devi lavorare sempre come un cane, perdipiù ringraziando Dio che le cose vanno così!

Così non va bene ragazzi. Ci dev’essere un limite in tutte le cose. E’ giusto lavorare, è giusto guadagnare tanti soldini, ma è anche giusto saper dire BASTA. Io vengo da un Paese dove, se oggi hai gia guadagnato abbastanza, sai fermarti e dire “ora penso a divertirmi”. Vengo da una concezione del lavoro completamente diversa dalla vostra, dove ero abituato a rifiutare (se volevo) il lavoro straordinario, abituato ad avere dei diritti che qui mi sembra essere nell’Ottocento. “Ma qui il datore di lavoro ti paga il biglietto del autobus per andare a lavorare.” Ma cosa me ne importa a me se mi paga il biglietto se poi mi fa morire di troppo lavoro!

Imparate a darvi dei limiti ragazzi. Cercate di rilassarvi di più e di pensare a tutte le cose belle che avete in questo grande Paese, e non solo ai soldi. In questo, lasciatemelo dire, avete molto da imparare da noi.


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