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Non chiamatela bambolina!

Da Babbonline @babbonline

Mi rendo conto che la strada è in salita sin dai primi passi.Avendo una figlia posso toccare con mano quasi quotidianamente atteggiamenti diversi degli adulti nei confronti dei bambini di sesso diverso anche se molto piccoli.Come il conoscente che, pensando di farmi un complimento di ritorno, dice a mia figlia “Che bella, è una bambolina”. Sembra che l’unico complimento possibile per una bambina sia che è bella. Come se questo dovesse inorgoglire i genitori. Se fossi un artista sarei molto felice che qualcuno dicesse che il mio quadro o la mia scultura sono belli, perché li ho fatti io con le mie mani. Ma con i figli non è così. Anche perché questo ragionamento è molto pericoloso guardandolo al contrario. Se è per merito mio se mia figlia è "bella", allora sarebbe colpa mia se non lo fosse.E poi quando incontro i figli maschi degli altri genitori non dico loro “Che Big Jim!”
Sono gli stessi genitori che mettono nella testa dei bambini concetti per loro ancora senza senso.Se al parco o all’asilo mia figlia gioca con un’altra bambina è “un’amica”, se gioca con un bambino è “il fidanzato”. E lo chiedono anche a lei direttamente “E’ il tuo fidanzato?” Mi domando, perché tradurre il mondo dei bambini con gli schemi degli adulti?Ma, si sa, io sono il padre e, quindi, “sono geloso della figlia” per definizione. Benedetta psicologia, lasciamola a chi l’ha studiata. Fatemi almeno arrivare all’adolescenza per essere geloso del fidanzato, questa volta vero, di mia figlia.E poi perché già all’asilo impostare giochi diversi tra bambini e bambine? Perché dare lo smalto alle bambine? Se è un gioco con i colori, lo possono fare tutti. Cosa fanno i bambini quando insegnano alle bambine a darsi lo smalto? Li portano al bar a giocare a briscola?Qualcuno mi guarda e mi dice convinto che “So’ femmine”. La parola di per sé mi fa pensare agli animali.    Ma, si sa, io sono il padre e, quindi “sono geloso della figlia”.Sono convinto che nessuna bambina piccola che vedo con i buchi alle orecchie abbia chiesto di avere gli orecchini. E’ una scelta dei genitori.
A casa mia trovano accoglienza tutti i tipi di giochi che sembrano interessare mia figlia, dai trenini alle bambole passando dalle costruzioni ai vestiti da fate.   
E quando devo montare un mobile si diverte aiutandomi usando la brugola e stringendo le viti.
Ma, si sa, io sono il padre...

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