Magazine Basket

Non è un paese per rookies: la meteora Summers

Creato il 09 novembre 2011 da Basketcaffe @basketcaffe

Non è un paese per rookies: la meteora SummersL’avventura di DaJauan Summers alla Montepaschi Siena è durata solo 4 partite, praticamente come se non fosse mai iniziata. L’ex Detroit Piston confida tutta la sua incredulità per il taglio ad un giornalista di Yahoo Sports, raccontando anche i suoi problemi di ambientamento:

Non saprei. Non riesco ad indicare niente di particolare che non sia andato. Non saprei perchè abbiano agito così nel fare questa operazione.
Non sono riuscito a capire cosa si aspettassero da me e come approcciare le partite con la squadra, in prestagione
(quando Siena era dimezzata per assenze dei giocatori e Pianigiani impegnati all’Europeo, nda) giocavo 30 minuti di media ed ero il miglior realizzatore della squadra mentre quando la stagione è inziata, il mio minutaggio è sceso repentinamente a 13-14-15 minuti. E’ stato strano, non capivo.

La vita al di fuori del rettangolo di gioco del Pala Estra è stata un rebus altrettanto problematico. Il 23enne nativo di Baltimora ammette candidamente che in precedenza non era mai stato fuori dagli States se non per brevissimi periodi ciricoscritti e che la vita “a bassi ritmi” all’italiana l’ha colto impreparato. Gli ostacoli più ostili? I grandi classici: le interminabili trasferte in corriera o voli di linea anzichè in charter privato, le difficoltà comunicative per via della barriera linguistica e soprattutto l’insidioso stile di guida all’italiana. Summers è stato anche vittima di un tamponamento che gli ha richiesto una cura in ospedale e l’ha scosso non poco: “Qui la gente guida in modo totalmente diverso, non è tutto organizzato come a casa. Bisogna sempre stare in allerta.

Summers si aggiunnge così alla poco raccomandabile cerchia di giocatori NBA disoccupati che sono stati sedotti e poi subito abbandonati da squadre overseas (DeJuan Blair in Russia, Earl Clark in Cina, Avery Bradley in Israele).

Siena e’ tornata velocemente sui propri passi estivi come raramente si vede fare alla dirigenza di Minucci. A Summers è stato preferito un giocatore forse meno talentuoso come Omar Thomas (che rimane nel limbo per via del passaporto sloveno falso che ha utilizzato) ma già ampiamente rodato al campionato italiano. Che sia proprio questa la differenza?


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :