Non mollare mai

Questa mattina, presente il Presidente Nazionale di Confartigianato, la mia ditta individuale Chiarartè, di cui spesso scrivo, ha ricevuto l’onorificenza come ditta con Eccellenza Artigiana per “l’alta professionalità e maestria dimostrate nello svolgimento della propria attività Artigianale di “Eccellenza”.

La mia ditta, insieme ad altre 50 ditte artigiane della provincia di Biella sono state premiate per il lavoro, la costanza, la dedizione, la fatica, il sudore, la precisione, la rabbia, perché no, la stanchezza, la sfiducia, i successi, nonostante tutto.
Sì, nonostante tutto: perché le piccole imprese, spesso composte come la mia di una sola persona, si accollano il peso di tutto, e devono correre se vogliono seguire il tempo, i cambiamenti. Non è più l’epoca della bottega polverosa e buia dell’artigiano, ma occorre rinnovarsi, sempre e non mollare mai.
La mia ditta, Chiarartè, laboratorio artigiano di restauro, nasce 25 anni fa, e con alti e bassi è ancora qui. Avrei potuto mollare, avrei voluto mollare, mi sono sentita, sola, sfiduciata, stanca, assillata da dubbi e tasse e domande…quante domande! Ma ogni volta, con il conforto di un amico, di un famigliare, di un gruppo, o molto più spesso, da sola, ho ripreso mano ai miei sogni e sono ripartita.

Questo siamo noi. Ognuno di noi. Cadiamo e ci rialziamo, questo lo sappiamo, lo dobbiamo fare. Lo dobbiamo a noi stessi prima di tutto e a ciò che amiamo e in cui crediamo.
Essere artigiani è una grande fortuna, lasciatemelo dire. Usare le mani e l’ingegno, contemporaneamente, mettendo a frutto tutta la conoscenza appresa, quella studiata e quella di vita.
I giovani dovrebbero imparare a togliersi di dosso il mito della giacca e cravatta, le ragazze del tacco e dell’unghia laccata e dovrebbero imparare a mettere i piedi nel fango, le mani sporche, i capelli raccolti, il grembiule, la fatica.
Non dico sia meglio, ma è qualcosa di diverso, che fa crescere dentro. 

Chiara