Magazine Attualità

Non possiamo piu’ sbagliare

Creato il 20 maggio 2012 da Bagaidecomm @BagaideComm

NON POSSIAMO PIU’ SBAGLIAREIeri mattina, a Brindisi, lo Stato ha perso l’ennesima battaglia contro il crimine. La sconfitta fa sempre male ma il fatto che a pagare concretamente con la vita sia stata una ragazza di 16 anni fa ancor più male.Premettendo che il compito di individuare movente e colpevoli di questa orribile strage spetta alle forze dell’ ordine e alla magistratura, più di un indizio fa pensare che dietro tutto ciò possa esserci la mano della Mafia (a riguardo dico solo che Cosa Nostra commette crimini efferati quando si sente in pericolo e attualmente, in virtù del lavoro svolto dalla Procura di Caltanissetta, non sta di sicuro passando un bel momento).Al di là di qualsiasi risvolto giudiziario, ciò che deve saltare all’occhio è che la situazione è diventata davvero insostenibile e, ci sia o meno la mano dell’Onorata Società dietro i fatti oggi, noi tutti dobbiamo renderci conto che così non si può più continuare. E’ inutile parlare di crisi, di debito pubblico, di crescita e di grandi opere se non si garantisce un minimo di legalità ad un Paese che, se si trova con l’acqua alla gola, lo deve proprio alla sempre più crescente insofferenza mostrata dalla propria classe dirigente nei confronti delle regole e del buon senso.Non voglio farne una questione politica (anche perché in un momento così triste la politica non interessa a nessuno), però faccio notare che l’ex Ministro degli Interni Roberto Maroni, il quale si è sempre vantato delle numerose confische (non occupandosi minimamente di cosa fare con i beni confiscati) e dei numerosi arresti di esponenti di spicco della criminalità organizzata, sia stato anche uno dei principali oppositori al programma di protezione che vedeva coinvolto il pentito Gaspare Spatuzza.Ora, nessuno mette in dubbio la buona fede dell’ex Ministro, così come nessuno mise in dubbio la buona fede di Leoluca Orlando quando accusò pubblicamente il Giudice Falcone di insabbiare certe indagini sulla mafia, o la buona fede di quel nutrito gruppo di magistrati che ha messo in discussione i metodi di lavoro dello stesso Falcone (non credo invece alla totale buona fede del Giudice Grassi, ma questa è un’ altra storia).Il problema è che in Italia, troppo spesso, di fronte alla possibilità di cambiare le cose ci si è girati dall’ altre parte (o comunque non ci si è creduto fino in fondo)Tralasciando le responsabilità di Calogero Mannino (che siede ancora oggi comodamente in Parlamento) e di tutta la combriccola che se ne stava a Roma ai tempi della Trattativa, è chiaro che la società civile, che pure ha fatto sentire la sua voce, non è riuscita a dare un seguito al fantastico lavoro svolto dal Pool di Palermo e sconfiggere la Mafia una volta per tutte.Se è vero che Falcone e Borsellino sono morti quando lo Stato li ha abbandonati, è altresì vero che il loro ricordo vivrà fino a quando la buona parte di noi preferirà seguire la via che ci hanno indicato piuttosto che seguire quella tracciata da Riina e Provenzano.Abbiamo commesso fin troppi errori. Vediamo di non commetterne di nuovi.Dobbiamo farlo per noi. Ma soprattutto dobbiamo farlo per Paolo, Giovanni e da oggi anche per Melissa.
Carlo Battistessa

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :