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Non posso far sentire qualcuno in colpa?

Da Despin
Non posso far sentire qualcuno in colpa?
Ogni tanto faccio ancora un salto in Italia per far visita a mia madre e a qualche ottimo amico. E stamattina mia madre ha comprato La Repubblica, sfogliando la quale mi imbatto in due pagine dedicate alla cucina vegana. 
Bell'articolo divulgativo, ma trovo qualcosa che mi fa sobbalzare. In un testo raccolto dalla giornalista Anna Lombardi e scritto evidentemente da un vegano, leggo:
"...dovremmo riuscire a vivere con più felicità e rilassatezza le nostre abitudini alimentari. E rispettare quelle degli altri. Non puoi far sentire qualcuno in colpa perchè ama la carne...."
Ancora questa storia del rispetto. Non sono d'accordo. Far sentire in colpa è il minimo. Le persone comprano pezzi di animali uccisi per il loro denaro, e nemmeno si può farle sentire in colpa?
Non sono un vegano apologetico, come leggo in quell'articolo (qualcuno mi aiuti, che significa?), ma non sono nemmeno un vegano pacifista. Alle Azzorre, chi mangia carne o pesce si farebbe qualche mesetto di carcere duro.
E poi, mettere insieme il verbo amare e la parola carne, che significa tortura e massacro. Se qualcuno mi dice che "ama la carne", devo davvero soffocare tutta la mia violenza. Perchè sono un essere umano e non un santo.
No, lo ribadisco. Il rispetto occorre meritarselo. Nessun rispetto per chi mangia gli animali. E tantomeno per chi compie crimini atroci parlando d'amore.
Altrimenti il pedofilo che afferma di amare i bambini dovete in qualche modo rivalutarlo.

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