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non si esce vivi dai film della Disney part2: IL PRINCIPE AZZURRO E' MORTO

Creato il 03 luglio 2011 da Lafenice
e chi ce la faceva ad arrivare fino a lunedì?
non si esce vivi dai film della Disney part2: IL PRINCIPE AZZURRO E' MORTOguardando le fantastiche parole chiave che hanno portato qualche più che benvenuto cybernauta sul diario, ne ho scovata una che mi ha colpito in particolar modo. Più che di parola chiave parliamo di vera e propria frase. Era più o meno così “considerazioni sull'esistenza del principe azzurro”.
Inutile dirvi che mi ha ispirato questo secondo post..
Parto con il dirvi che il principe azzurro è morto, e da un bel pezzo anche. Morì quando le donne iniziarono a comprendere che la loro esistenza non era valutabile solamente sulla base di chi avevano (o meno) al loro fianco. Morì quando le donne cessarono di sperare di essere salvate, bensì iniziarono a salvarsi con le proprie mani.
Ma, sopratutto, morì quando il genere umano smise di ragionare per compartimenti stagni, grandi modelli contenenti tutte quelle qualità che, universalmente, caratterizzano una determinata cosa, persona o situazione che sia.
Nietzsche parlava di oltreuomo (o superuomo), colui che accettava il non senso della vita, imparando a vivere nel caos, liberando la propria energia creativa. Bene, io vi parlo di oltredonna (o superdonna).
Chi è la superdonna? È colei che ha imparato ad accettare il non senso dell'esistenza di alcuni esemplari di homosapiens, la loro grettezza, il loro essere insensibili, immaturi e leggermente... beh, come posso dire.. Irragionevoli e lontani da ogni, seppur recondita, traccia di evoluzione umana?
La superdonna capisce che il combattimento, il tentativo disperato e, a prescindere, fallimentare, di modificare questo sistema di cose, lo status quo appunto, è inutile. Strumenti importanti e potenti come il femminismo non hanno potuto liberare la donna dal giogo della repressione, dal macho man che tanto macho proprio non è.
Ma: se il combattimento non serve, allora, cosa occorre?
La risposta è molto semplice: nulla.
La superdonna accetta la ristrettezza del mondo che la circonda, semplicemente fregandosene. Voi direte: non si può smettere di lottare per cambiare il mondo!
Ed io vi rispondo: il mondo cambia proprio quando noi non facciamo nulla per cambiarlo.
Anzi: dato che il mondo è nei nostri occhi, ecco che se cambia il modo in cui lo percepiamo, cambia, di conseguenza, anche il suo modo di presentarsi a noi.
Ed ecco che qua entra in gioco la profezia che si auto realizza (vedete l'università e lo studio delle dottrine politiche serve a qualcosa).
Quando il mio sguardo nei confronti dell'universo intero cambia, ecco che è l'universo stesso a cambiare. Se io accetto l'esistenza di bipedi arcaici, ecco che, tra di loro ne sbuca qualcuno che così arcaico non è.. anzi, potrebbe sembrare più o meno contemporaneo.. magari si riesce a scambiare qualche parole.. e va a finire che è proprio quello giusto.. e come direbbe il carissimo Walt, vissero tutti felici e contenti.
È la nostra mente, il nostro atteggiamento positivo o negativo a creare la realtà che ci circonda.
Il principe azzurro non è altro che un contenitore vuoto da riempire con i desideri che ci ritroviamo ad avere.
Ma se lui non esiste non significa che noi non esistiamo. Ed allora diamo un senso a questa vita!

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