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Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa.

Da Mariellas

Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa.

Copertina del libro


Titolo: Non temete per noi la nostra vita sarà meravigliosa - Storie di ragazzi che non hanno avuto paura di diventare grandi.
Autore: Mario Calabresi
Edizioni: Mondadori Strade Blu
La trama in poche righe.
Il filo conduttore del libro è la storia degli zii dell'autore ambedue medici;  hanno un progetto molto impegnativo e per nulla facile: creare un minuscolo ospedale in Uganda. In mezzo al nulla, nella savana arida, con una terra rossa e pochi arbusti spinosi. Per realizzarlo partono dalla loro lista nozze. Faranno un elenco con 22 letti per adulti, 9 lettini per bambini, culle per neonati, lenzuola, elettrocardiografo, microscopio, lettino operatorio, lampada operatoria, attrezzi per la chirurgia.  Siamo agli inizi degli anni settanta. I due medici sono giovanissimi: Gianluigi Rho è ginecologo, Mirella Capra è pediatra. Hanno poco più di vent'anni. L'ospedale diventerà realtà in un luogo che si chiama Matany.
Calabresi decide di raccontare questa storia e di legarla ad altre persone ed episodi che ha conosciuto, cercando di rispondere alla domanda che uno studente gli ha fatto alla fine di una lezione.

"Ma davvero pensa che la nostra scelta individuale possa fare una qualche differenza nelle nostre vite? Io, ma come me tutti i miei compagni, credo che le condizioni esterne siano molto più forti di qualunque sogno e di qualunque volontà, e che l'unica strada sia la fuga da questa Italia. Siamo nati nel tempo sbagliato'".Vale ancora la pena di coltivare sogni? E soprattutto vale la pena di farlo per i giovani del nostro paese?
La domanda lo tormenta per molto tempo fino alla stesura del libro.
La risposta attraversa tutte le pagine e tutti gli incontri che faremo leggendole.Con lo stile asciutto e pratico che lo contraddistingue l'autore ci avverte che non sarà facile percorrere le strade che ci siamo prefissi, ma che è ancora possibile.E lo fa raccontandoci di Michele Bongiovanni  partito come garzone e arrivato a possedere un mulino per macinare farine speciali; diventando nel giro di qualche anno un innovatore nella produzione e nello sviluppo d'impresa in questi tempi durissimi. Il sudore, la fatica e l'orgoglio di esserci riuscito solo con la sua forza di volontà e il desiderio di realizzare il suo sogno.Di Bianca Mazzinghi, giornalista che vive a Shanghai da anni. Perché a forza di collaborazioni precarie e sotto pagate in Italia non riusciva a fare il suo mestiere. Non era soddisfatta e di un botto decide di partire andando a lavorare per un importatore cinese. Ad una fiera  di vini conosce tre ragazzi che la invitano ad unirsi a loro nell'attività d'importazione di etichette di pregio. Ha imparato a pensare come loro e a comprendere quella cultura e ora la chiama la sua famiglia cinese. Resta perché si imparano cose nuove ogni giorno quasi in maniera vorticosa e le piace. I giovani  della sua generazione sono attratti dallo spazio. Significa opportunità, significa libertà ed energia.Ma ci racconta soprattuto della vita degli zii e di ciò che sono riusciti a creare laggiù. Ci racconta di biciclette e di ragazzi che imparano a vaccinare correndo velocemente attraverso la savana per salvare vite, soprattutto di bimbi e di donne. E lo fanno con il sorriso sulle labbra. Dopo quarant'anni sono ancora lì. Nonostante il boicottaggio delle istituzioni locali l'ospedale è diventato una realtà importante.

Mirella scrive ai suoi in una lettera datata 15  luglio 1970 dopo la prima visita all'ospedale in costruzione e parla di tutti i problemi che dovranno affrontare.Ma conclude dicendo:NON TEMETE PER NOI LA NOSTRA VITA SARA' MERAVIGLIOSA.

Il libro è terreno fertile per me. Sono la crocerossina dei sogni. Sono testarda perché la mia vita è costellata da sogni. Alcuni realizzati e altri no. Ma resto convinta che la vita debba essere affrontata con volontà e aspirazioni. Senza timore che i sogni non vengano esauditi. Il tema è e sarà una costante per me.Da affrontare qui nel mio blog e altrove nella vita. Com'è sempre stato.Come Mario Calabresi sono convinta che i giovani debbano guardare avanti. Senza paura. E alla fine ci sarà qualche rimorso, ma nessun rimpianto.Note bibliografiche sull'autore.

Mario Calabresi - giornalista e scrittore. Direttore del quotidiano La Stampa.

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