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NonNonBâ: Shigeru Mizuki tra memorie e mitologia

Creato il 13 maggio 2013 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

1705726_0NonNonBâ è un viaggio nei ricordi e nell’immaginario di , un autore che ha fatto la storia del fumetto giapponese; un lungo ciclo di racconti che uniscono e confondono memorie e patrimonio mitologico popolare con un approccio onirico e surreale. In Giappone la tradizione dello yokai è parte integrante della memoria collettiva e si tramanda da secoli prima in racconti e leggende e in epoca più moderna anche attraverso i manga. Lo yokai rappresenta tutto quell’universo di mostri, spettri ed esseri sovrannaturali che, secondo i detti popolari del Paese del Sol Levante, vivrebbero nell’oscurità nello stesso mondo degli umani, ma non sempre in armonia con loro.

Il giovane Shige vive nel Giappone di quasi un secolo fa, ha un’immaginazione prolifica, fa parte di una famiglia modesta di campagna ed è particolarmente affezionato a una vecchietta, NonNonBâ, che va a vivere a casa sua dopo esser rimasta vedova.

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La vecchia signora è un tipo molto superstizioso, un’esperta di spiriti, quasi da definire una strega se vista con un occhio puramente occidentale. Nutre l’immaginazione del ragazzino con ogni tipo di leggenda popolare e lui finisce presto per appassionarsi smodatamente a quei racconti. Ne diventa praticamente ossessionato, tanto che pare non distinguere più realtà da finzione, e con lui anche il lettore si ritrova a perdere cognizione delle due dimensioni.

Gli spiriti sembrano perseguitare Shige a scuola, per strada, ma essi magari si rivelano solo frutto di un brutto sogno.
Quella che potrebbe sembrare un’ossessione è in realtà lo specchio della fervida e feconda mente di un grande narratore che si sta formando. L’autore famoso per la serie GeGeGe no Kitaro (in Italia Kitaro dei cimiteri) si è da sempre nutrito dell’immaginario popolare per infarcire le sue storie delle creature più fantasiose.

Il suo disegno è sempre stato meticoloso, vividissimo nel rappresentare esseri incredibili ma tanto dettagliati da sembrare veri, grazie a un segno sottile e un fittissimo tratteggio unito a un ricercato uso dei retini. I suoi mostri prendono forma, i sogni sono sorprendentemente veri, 

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tanto che il lettore non può far a meno di cadere anche lui nei sortilegi della nonnina, degli spiriti, ma anche dell’autore.
Con la stessa dovizia di particolari con cui vengono illustrati i mostri, anche ogni scenario è estremamente realistico. Si entra a pieno in un Giappone rurale di prima della guerra, tra le pareti delle case e nei sentieri in mezzo ai campi. Non fondali fissi pittorici dove agiscono individui e creature approssimative, come si potrebbe vedere in un cartone animato o anche in certi manga popolari.
Nella testa e nelle pagine di Mizuki tutto è così limpido da risultare coerentemente credibile, che sia realistico o meno. Mizuki è un narratore estremamente evocativo e descrittivo, che lascia da parte il dinamismo di tradizione manga per creare vignette visivamente potenti che si muovono nella mente del lettore e ne nutrono la fantasia.

NonNonBâ è un’opera rappresentativa di un autore profondamente legato alla sua terra. È un libro che trascende i generi e allo stesso tempo abbraccia buona parte della storia del manga e della cultura di un popolo. Un’opera di una maturità rara.

Abbiamo parlato di:
NonNonBâ
Shigeru Mizuki
Traduzione di Vincenzo Filosa
Rizzoli – Lizard
416 pagine, brossurato, bianco  e nero – 22€
ISBN 9788817057264 

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