Magazine Diario personale

Normale

Da Patalice
NormaleLa normalità è un concetto astratto e distratto.
Ti dimentichi di lei, quando non devi averci a che fare per forza, e vieni spinto a considerarla ancestrale, quando non sei costretto a ricercarla. Ad esempio:Quando è una bella giornata di inizio primavera è NORMALE aver voglia di allacciarsi le scarpe da ginnastica ed iniziare a correre.Quando uno vuole partire, ha voglia di evadere, di un'esperienza che non parli la sua lingua, è NORMALE faccia la valigia, prenda e vada, sopratutto se non ha ancora trent'anni e non c'è legame che tenga.Quando due si sposano e si amano ed hanno l'età giusta e l'auspicabile coerenza economica, è NORMALE voler allargare la famiglia.Teoricamente dovrebbe anche essere NORMALE poter fare tutte queste cose, e mille altre ancora.Solo che non è così.Perché la normalità ha uno spietato e poco democratico senso dell'umorismo.La normalità reputa spiritoso ghignare in faccia a chi non vorrebbe altro che lei, e, rende ancor più semplice le esistenze di chi la schifa. Perplime, poi, la capacità che ha di correre al riparo dell'incoerenza, il trincerarsi dietro parole assurde pur di non spiegare ciò che, banalmente, sarebbe giusto sapere. Come sempre accade, chi è NORMALE, si inventa mille scuse, e fa mille giri pindarici pur di mostrare al mondo, che non lo è affatto.Come se NORMALE facesse rima con BANALE, e chi sogna una vita nella mediocrità più blanda? Chi vuole sentirsi dare del NORMALE, quasi fosse il peggiore degli insulti?Sto facendo a pugni un'altra volta contro il mondo. Sto perdendo lucidità nella battaglia, e rischio che affondi il colpo chi approfitta della mia debolezza, "lei", la maledetta. Chi non sa cosa sia NORMALE, immagina solo a tratti cosa non lo sia.Si spaventa e piange e soffre, ma per condizioni limitate e momentanee.Ed io mi ritrovo ad invidiare chi ha le risposte, che io manco più le domande adatte riesco a porre. E piango e rido, e gioco a freccette con il destino, adulando lusingata la mancanza di scaramanzia. E vedo chi vive e spreca la normalità, e mi verrebbe voglia di sputargli addosso dolore.Ma non servirebbe, anche perché se io non fossi nata nel mio corpo, non credo godrei di uno spirito tale da insegnarmi la comprensione e la riconoscenza per non dover affrontare battaglie che non conosco. Vivete come un dono il vostro essere NORMALI, gioite e celebrate la fortuna che avete.fatelo per voi stessi, in un puro atto di bellissimo egoismo.

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog