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Norwich City, Bilancio 2013/14: retrocessione e … record di utile

Creato il 09 novembre 2014 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

Per il Norwich City, la stagione sportiva 2013/14 è stata deludente, perché si è conclusa con la retrocessione in Championship, dopo tre anni consecutivi disputati in Premier League. Infatti, il Norwich City è giunto terzultimo in campionato con 33 punti.

Dal punto di vista economico, l’esercizio 2013/2014 ha evidenziato un utile record pari a £ 6,7 milioni (circa € 8,4 milioni, ad un cambio di 1 € = 0,801 £) e un fatturato netto record di £ 94,3 milioni.

Nel 2012/13 era stato conseguito un utile consolidato netto pari a £ 523 mila. Invero, dal 2011/12, la partecipazione alla “Premier League” ha portato in utile i conti consolidati di “Norwich City Football Club Plc”, determinando anche un segno positivo nella Posizione Finanziaria Netta.

L’EBIT 2013/14 pari a £ 9,5 milioni è risulta molto più alto dell’EBIT 2012/13, che era pari a £ 2,4 milioni.

I dati dell’esercizio precedente riflettono un periodo di 13 mesi, per la modifica della data di chiusura dell’esercizio.

Il Gruppo.

Le società controllate da “Norwich City Football Club Plc”, registrate in Inghilterra e Galles e incluse nel perimetro di consolidamento sono le seguenti:

- N.C.F.C. (Holdings) Limited controllata al 100%, che svolge l’attività di holding immobiliare;

- Kerrison Holdings Limited controllata al 100%, che gestisce il parcheggio e cura lo sviluppo immobiliare;

- Kerrison Developments Limited controllata al 100%, che ha partecipazioni in joint venture.

Inoltre,“Norwich City Football Club PLC” possiede il 24,9% delle azioni di EventGuard Limited ed ha una joint venture in Kerrison Hotel Limited, che è stata posta in amministrazione controllata il 7 novembre del 2013 e risulta in “Voluntary Creditors Liquidation” dal 24/06/2014.

La maggioranza delle azioni della società “Norwich City Football Club PLC” è detenuta da Delia Smith e suo marito Michael Wynn Jones, che, al 30 giugno 2014, possedevano il 53,1% (2013: 53,1%) del capitale sociale della società.

La continuità aziendale (going concern).

In base alle previsioni dei flussi di cassa elaborate fino al 2016, ipotizzando sia la partecipazione alla Championship, che la successiva partecipazione alla “Premier League”, gli Amministratori hanno redatto il bilancio sulla base del principio della continuità aziendale.

La struttura dello Stato Patrimoniale.

2014 sp
 

Nella struttura dello stato patrimoniale al 30 giugno 2014 risulta diminuita l’incidenza del passivo corrente come fonte di finanziamento dal 70,7% al 54,6%. Nella sostanza è diminuita la parte dell’attivo non corrente finanziata con il passivo corrente.

Il capitale circolante netto è negativo per £ 23,1 milioni. Le voci del passivo corrente di importo più elevato riguardano i debiti per calciatori per £ 11,2 milioni, i risconti passivi per £ 5,5 milioni e il conto anticipi su ricevute (“receipts in advance”) per £ 10,5 milioni.

L’attivo non corrente fa riferimento sostanzialmente a due voci, ossia il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori e alla voce fabbricati e terreni.

Il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori ammonta a £ 25,9 milioni.

Lo stadio Carrow Road e altri terreni e fabbricati sono iscritti in bilancio per l’importo di £ 28,8 milioni (2013: £ 27,9 milioni). Secondo il parere degli amministratori, il valore recuperabile dei terreni e fabbricati al 30 giugno 2014 sarebbe superiore al valore contabile netto esposto in bilancio, in base a una valutazione di stima effettuata. Altre immobilizzazioni materiali riguardano impianti e macchinari per £ 1,5 milioni e immobilizzazioni materiali in corso per £ 192 mila.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,42, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,43, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve. In effetti, il capitale circolante netto è negativo per £ 23,1 milioni. Tuttavia, nelle passività a breve sono presenti i ratei e i risconti passivi per € 5,5 milioni, dei debiti infruttiferi verso gli amministratori per £ 2,1 milioni, ma anche, escludendo tali voci, l’indice di solvibilità corrente risulterebbe inferiore a 1 poiché sarebbe pari a 0,53.

Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto è positivo e ammonta a £ 21,7 milioni. Essendo non negativo è conforme a quanto stabilito dal Financial Fair Play. L’anno precedente era positivo per £ 15 milioni. La variazione è dovuta essenzialmente all’utile d’esercizio di £ 6,7 milioni. Invero, durante il 2013/14 sono state emesse n 22 azioni ordinaria del valore nominale di £ 1 al prezzo di emissione di £ 91. Il Capitale Sociale è aumentato da £ 616,666 a £ 616,678 e la riserva da sovrapprezzo azioni è aumentata di £ 2 mila.

L’importo relativo alla voce del riporto a nuovo di utili e perdite d’esercizio aumenta da £ 3,6 milioni a £ 10,3 milioni.

I mezzi propri finanziano il 29,5% dell’attivo (equity ratio).

L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso del Norwich, l’indice di indebitamento è pari a 0,42, che segnala il prevalere delle Liabilities sui mezzi propri.

L’indice di indebitamento potrebbe essere un parametro da considerare in chiave modifica del Regolamento del Fair Play Finanziario, se si adottasse il principio di favorire la capitalizzazione dei club con i mezzi propri, evitando il ricorso all’indebitamento.

Posizione Finanziaria Netta.

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La Posizione Finanziaria Netta è positiva per £ 3.357.000. Nell’esercizio precedente era positiva per £ 6,88 milioni. Le disponibilità liquide ammontano a £ 6,86 milioni (£ 11,7 milioni nel 2012/13). I prestiti finanziari per £ 2.069.000 sono nei confronti degli amministratori e infruttiferi di interessi. I debiti relativi alle “preference shares” di categoria “A” sono pari a £ 10 mila e i debiti per le “preference shares” di categoria “B” ammontano a £ 1.421.000. Le “preference shares” di categoria “B” sono rimborsabili a £ 100 per azione e sono state classificate come passività a breve termine. Le “preference shares” di categoria “A” non sono rimborsabili, quindi il valore nominale delle azioni è allocato tra le passività con più di cinque anni. I possessori di “preference shares” di categoria “A” hanno diritto a dividendi privilegiati a un tasso del 5,25% annuo sul valore nominale in via prioritaria ai titolari di altre azioni. I possessori di di “preference shares” di categoria “B” hanno diritto ad un dividendo complessivo del 4,5% del prezzo di emissione, subordinato al pagamento del dividendo delle “preference shares” di categoria “A”, ma con priorità rispetto ai dividendi spettanti alle azioni ordinarie. Le “preference shares” non danno diritto di voto.

Per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2014, è maturato un dividendo di £ 507 (2013: £ 550) per le “preference shares” di categoria ‘A’, mentre per le “preference shares” di categoria ‘B’ è maturato un dividendo di £ 57,538 (2013: £ 112,000).

Il Valore della Rosa.

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Il valore netto della rosa calciatori, al 31 giugno 2014, ammonta a £ 25,9 milioni, nell’esercizio precedente ammontava a £ 13,9 milioni. La variazione di £ 12 milioni è dipesa da investimenti per £ 30,9 milioni, cessioni per un valore contabile residuo di £ 623 mila, ammortamenti per £ 16,2 milioni e svalutazioni per £ 2,1 milioni.

Il valore contabile netto della rosa calciatori è determinato da 29 calciatori, con valore residuo contabile da ammortizzare per la durata dei rispettivi contratti.

All’inizio dell’esercizio 2013/14, il Club ha acquistato Van Wolfswinkel, Nash, Redmond, Olsson, Fer, Hooper e Elmander. Mentre, sono stati ceduti Vaughan, Holt, Barnett e Butterfield per un importo superiore al valore di carico alla data di bilancio. Tali operazioni hanno comportato un impegno finanziario netto di £ 20,1 milioni, con possibili bonus ulteriori da pagare per £ 8 milioni.

Dopo la chiusura dell’esercizio, il Club ha acquisito Lafferty, O’Neill, Cuellar-Jimenez, Rana-Jerome, McGrandles, Odjidja Ofoe, Thompson, e Miquel. Mentre, sono stati ceduti Snodgrass, Pilkington, Fer, e Surman per un importo superiore al valore di carico alla data di bilancio.

Tali operazioni hanno comportato un impegno finanziario netto di £ 13,6 milioni, con possibili bonus ulteriori da pagare di 3,5 milioni di sterline.

Il Conto Economico.

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Il fatturato netto è aumentato del 26,29% da £ 74,3 milioni a £ 94,3 milioni.

I ricavi hanno beneficiato dell’incremento dei diritti TV della “Premier League”. I ricavi da media sono aumentati di £ 19 milioni, da £ 49,4 milioni a £ 68,4 milioni.

I ricavi da gare sono diminuiti di poco da £ 11,6 milioni a £ 11,3 milioni. La media spettatori dello stadio “Carrow Road” è salita da 26.672 a 26.805. Il “Carrow Road” ha una capacità di 27.010 posti a sedere.

I ricavi commerciali sono aumentati da £ 13,7 milioni a £ 14,6 milioni.

L’Indice di “Efficienza Televisiva” della Rosa dei Calciatori.

L’efficienza televisiva della rosa dei calciatori può essere misurata dal rapporto tra ricavi TV e valore dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori.

Quanto maggiori sono i ricavi TV e quanto è minore il valore contabile della rosa, tanto maggiore sarà l’efficienza televisiva. Nel caso specifico l’indice di efficienza televisiva del Norwich City è molto elevato essendo pari al 263,7%, perché i ricavi TV sono superiori al valore contabile della Rosa di circa 2,6 volte. Questo significa che ogni 100 sterline investito nella Rosa calciatori genera 264 sterline di ricavi TV.

RAPPORTO TRA FATTURATO NETTO E ATTIVITA’ TOTALI

Il rapporto tra fatturato netto, e attività totali, risponde ad una semplice ma fondamentale domanda: quanto è investito e quanto si fattura?

Nel caso del Norwich City, tale indicatore è pari al 128,1%, pertanto ogni 100 Sterline investite si incassano 128 Sterline, che è un segnale di una buona rotazione degli investimenti effettuati.

Costo del personale.

Il costo del personale complessivo è aumentato da £ 50,8 milioni a £ 54,1 milioni. L’incidenza sul fatturato netto è del 57,3%.

In percentuale l’aumento del costo del personale, pari al 6,39%, è avvenuto in misura inferiore all’aumento dei ricavi.

Il costo del fattore lavoro dato dalla somma del costo del personale e dal costo degli ammortamenti è pari a £ 72,4 milioni e incide sul fatturato netto per il 76,7%.

Il Player Trading.

Le plusvalenze e i ricavi per i prestiti dei calciatori non riescono a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori. Gli ammortamenti dei calciatori, pari a £ 18,3 milioni, incidono sul fatturato netto per l’19,4%. L’eccedenza di plusvalenze è stata pari a £ 1.172.000. I ricavi per i prestiti dei calciatori sono stati pari a £ 1,1 milioni.

Il “Breakeven”

Il risultato prima delle tasse è positivo per £ 9,3 milioni. Nell’esercizio precedente era positivo per £ 1,1 milioni e nel 2011/12 era positivo per £ 16,3 milioni. Tali dati dimostrano l’equilibrio economico stabile raggiunto, anche grazie alla partecipazione alla Premier League.

In base ai Regolamenti sul Fair Play Finanziario della Football League, i Club retrocessi dalla Premier League non possono essere oggetto di sanzioni alla loro prima stagione in Championship, purché rispettino tutte le norme sul Fair Play Finanziario della Premier League.

Il club, tuttavia, potrebbe essere sanzionato se conseguisse la promozione nella sua prima stagione in Championship, non rispettando le norme sul Fair Play Finanziario della Championship, che prevedono come “deviazione accettabile” per il 2014/15 la soglia di £ 8 milioni di cui £ 5 milioni coperti dai proprietari.

Conclusioni.

Indubbiamente il risultato positivo è dipeso dal “boom” della vendita dei diritti televisivi della Premier League, di cui hanno goduto tutti i club, tuttavia bisogna evidenziare che l’equilibrata gestione economica ha permesso di evidenziare anche un utile record.

La strategia futura del Norwich City è quella di investire tutti gli utili nella la prima squadra per massimizzare le possibilità di tornare in Premier League alla prima occasione.

Rispetto agli altri club che già militano in Championship, il Norwich City godrà del “vantaggio competitivo” di poter percepire il “paracadute”, che dovrebbe ammontare a circa £ 60 milioni da ripartire in 4 anni.


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