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Notizie "monelle"

Da Marisnew
Cara Lilli,

non sto a dirti da quanti giorni volevo scriverti per darti qualche notizia importante riguardo ai miei monelli... Faccio molto prima se, invece di dilungarmi a dirti perchè non ti ho scritto nei giorni scorsi, passo direttamente alle notizie "monelle"....che sono quelle che contano!


Un inizio scoppiettante: il 20 febbraio abbiamo ritirato la pagella di fine quadrimestre della monella e  indovina un pò? Ha avuto 7 in matematica, scienze, storia, geografia e tecnologia, più i 6 nelle restanti materie e un bell'8 in attività motorie :) 
E sai qual è la cosa più importante? Che i voti sono corredati da un giudizio che mette comunque in evidenza come tutti questi risultati siano stati raggiunti nell'ambito di un disturbo autistico, con tutti i limiti che inevitabilmente derivano da questa condizione.
Ecco: le maestre non hanno voluto indorare la pillola, hanno voluto invece riconoscere gli sforzi, l'impegno e premiare i risultati concreti della monella, che sta procedendo col suo programma che solo parte è differenziato da quello curriculare, quindi non è che sia una passeggiata.
Poi a sottolineare come la mia bimba sia maturata c'è che è stata interrogata anche alla lavagna ultimamente, in matematica: ha svolto due moltiplicazioni e lo ha fatto affrontando e superando la paura di esporsi davanti all'intera classe. Un passo avanti non da poco, per lei che normalmente va in ansia e si blocca o si confonde quando le si chiede qualcosa in presenza di persone, fossero anche familiari stretti!
E a dar ragione a quell'8 in attività motorie stamattina in piscina (perchè quest'anno, come sarà anche per i prossimi due, la monella con la sua classe va in piscina invece che in palestra nelle due ore settimanali destinate a questa materia) la monella è andata per la prima volta in acqua alta, nella piscina semiolimpionica! Con i braccioli, naturalmente, perchè non sa ancora nuotare, ma comuqnue il passaggio dalla piscina bassa dove toccava a quella grande è stato importante, a maggior ragione perchè lei è sempre tanto timorosa. Ha affrontato e superato quest'altra paura quindi. E più che un passo stavolta direi che è stato un bel...tuffo in avanti!!
Passando alla parte maschile della mia prole, invece, novità di rilievo ci sono state al centro riabilitativo: il monello ha da pochissimo cambiato logopedista. Non per una nostra richiesta nè per una rinuncia della precedente terapista, ma per motivi interni di organizzazione di orari del centro
Ora, quello che potrebbe sembrare un problema perchè si sa che dopo tanti mesi (quasi un anno) non è semplice per un bambino per di più ancora piccolo affrontare un cambio e riadattarsi da capo a una nuova terapista, credo e spero possa invece rivelarsi una cosa positiva perchè, come ammesso dalla stessa vecchia  logopedista, c'era stato ad un certo punto un passo in avanti, con l'inizio di una lallazione che prima era assente e una maggiore comprensione e attenzione, ma poi si era ormai da tempo in una situazione di stasi, diciamo. Un rapporto, quello tra il monello e la logopedista in questione, molto coccoloso e giocoso, con lui che andava fin troppo volentieri a fare terapia, specie negli ultimi tempi. E' mancato sempre più il necessario distacco che deve esserci per consentire alla terapista di tenere le redini della situazione, condurre e stimolare in modo adeguato e mirato. Il monello alla fine stava facendo un pò sempre le stesse cose in terapia, quelle che gli piacevano di più, senza andare oltre.
L'ho ben visto e imparato in questi anni di frequentazione del centro, prima solo con la monella e poi con entrambi i miei figli, che i risultati si ottengono solo se sulla base di un rapporto buono, un pò complice, un pò giocoso, affettuoso anche, si va ad instaurare poi un rapporto che vede ben distinte le figure di terapista e paziente quando si passa a lavorare sul serio. La terapista deve saper e poter pretendere qualcosa, mettere in difficoltà mirata il bambino, alzare la sua soglia di tolleranza alle frustrazioni, guidare, portare avanti un programma e non lasciarsi frenare dalle difficoltà incontrate man mano
In questo la monella è stata fortunatissima, ha la migliore neuropsicomotricistae la migliore logopedista del centro, a mio modesto avviso. La prima poi è anche terapista del monello, ringraziando il Cielo, e infattidal punto di vista comportamentale e relazionale lui ha fatto bellissimi passi avanti finora. Cosa che non è avvenuta dal punto di vista logopedico.
Il monello potrebbe avere quindi un nuovo stimolo da questo cambio, perchè poi la nuova terapista pur se più giovane della precedente e con meno esperienza è davvero brava, accogliente e dolce ma anche ferma, decisa, preparata. Mi ricorda tanto la maestra I., che lo scorso anno ha fatto come ricorderai un lavoro bellissimo con il monello.
Purtroppo non abbiamo la palla di vetro, non sappiamo se basterà questo cambio ad aiutare il monello a sbloccare finalmente il linguaggio, perchè nulla è scontato. Cioè in parole povere dobbiamo essere consapevoli che non è detto che il monello un giorno parlerà. Potrebbe non farlo, potrebbe farlo male, a stento, potrebbe farlo bene come è avvenuto per la monella.... Noi non lo sappiamo. Ma possiamo tentare tutte le strade per sostenerlo e dargli  gli strumenti migliori per metterlo in condizione di parlare.
Tieni le dita ben incrociatequindi,Lilli. La strada è ancora lunga e le salite non mancano mai. Ma noi, lo sai...andiamo avanti!

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