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Notre-Dame de Paris – Libri IX – X – XI

Creato il 02 ottobre 2010 da Phoebes

Notre-Dame de Paris – Libri IX – X – XI

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S’era già intuito nei capitoli precedenti (io, ovviamente, lo ricordavo dalla prima lettura, ma ricordavo anche di averlo capito in anticipo pure l’altra volta): Esmeralda è la figlia dell’insaccata, la bambina che la povera donna credeva uccisa dagli zingari. Così lei e Quasimodo sono legati dal destino, da quell’ananke che ci portiamo dietro dall’introduzione, fin da piccoli, quando furono scambiati. E restano uniti anche nella fine, visto che Quasimodo sceglie di lasciarsi morire accanto a lei, piuttosto che vivere da solo.
Quasimodo ama Esmeralda non solo perché è bella, ma perché è buona, si è dimostrata caritatevole con lui, ed è praticamente l’unica persona ad avergli mai mostrato non dico dell’affetto, ma almeno un po’ di gentilezza e calore umano. Lui è l’unico capace di amarla incondizionatamente, volendo solo il suo bene, accontentandosi di guardarla da lontano, perché sa che la sua bruttezza la offende. Palese contrapposizione con l’ “amore” (le virgolette, a parer mio, sono d’obbligo) egoista di Frollo, che preferisce mille volte vedere Esmeralda morta, che saperla non sua.
Finale tristissimo, ma lo sapevo. Però, mi vergogno anche un po’ ad ammetterlo, ho irrazionalmente sperato fino alla fine che qualcosa potesse cambiare, che Esmeralda potesse salvarsi! Invece, ovviamente, non si salva, muore, come il povero giovane Jean, della cui fine invece non mi ricordavo.
Si salva Gringoire, sempre filosofo e divertente fino alla fine, quando sulla barca non riesce proprio a stare zitto, e poi scappa via con Djali, lasciando Esmeralda al suo destino.
Comunque, ad essere sincera, il finale proprio finale, con la scoperta qualche anno dopo dello scheletro di Quasimodo che abbracciava quello di Esmeralda, non mi è piaciuto tanto. Non so, l’ho trovato forse eccessivo, o troppo patetico, ma un po’ mi ha deluso!

Per un commento un po’ più generico sul libro, a breve un commento generale, cliccabile in fondo al post.

Un po’ di frasi

- Dunque voi non avete mai invidiato quei bei giovanotti in casacca di guerra?
- Invidia di che, signor arcidiacono? Valgoo meglio la filosofia e l’indipendenza vestite di stracci. Mi piace di più essere testa di mosca che coda di leone.
Frollo e Gringoire

E poi: vi pare niente la fortuna che ho, di passare tutte le ie giornate con un uomi di genio, che poi sono io! Vi assicuro che è piacevolissimo!
Gringoire

Che re brutto e cattivo abbiamo! Tutto affogato nella sua pelliccia. Mi deve sempre il denaro del mio epitalamio e c’è voluto del buono e del bello perché non mi impiccasse questa sera, e sarebbe stata una cosa molto seccante…
Gringoire

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