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Novità da Blockbuster. Sinister, Salvo e Sole a catinelle

Creato il 21 settembre 2014 da L'Immagine Allo Specchio
Novità da Blockbuster. Sinister, Salvo e Sole a catinelle Sinister  di Scott Derrickson  con Ethan Hawke, Juliet Rylance, Fred Dalton Thompson  Horror, 110 min., USA, 2012  ** ½ 
All’inizio le perfette atmosfere create e un Ethan Hawke in forma fanno presagire il meglio. Poi il film prende una piega talmente inverosimile che il tutto si risolve in un finale che vanifica ogni buon proponimento.
N.B. I successivi due film (Salvo e Sole a catinelle) sono stati considerati dagli "addetti ai lavori" come le due facce (positive) della scorsa stagione cinematografica italiana: il primo è stato considerato come un punto di (ri)partenza del nostro cinema in occasione del Festival di Cannes 2013, il secondo ha ottenuto un enorme successo al botteghino. Potete proseguire con la lettura se li avete già visti, oppure fermarvi se non li avete visti e volete darci un occhio per farvi un’idea senza condizionamenti. In tutti i casi possiamo confermare che, insieme, le due opere possono senza dubbio fornire preziose indicazioni sullo stato di salute del nostro cinema.
Novità da Blockbuster. Sinister, Salvo e Sole a catinelle Salvo  di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza  con Saleh Bakri, Sara Serraiocco, Luigi Lo Cascio, Giuditta Perriera  Drammatico, 104 min., Italia, Francia, 2012  ** ½  Quanto spreco. Un film tanto bello sotto il punto di vista tecnico (movimenti di macchina, fotografia) quanto prevedibile e scontato sotto quello narrativo (sceneggiatura probabilmente lunga non più di qualche pagina). Peccato.  P.s. Cosa abbiamo mai fatto di male per meritarci Arriverà dei Modà come incessante colonna sonora? Novità da Blockbuster. Sinister, Salvo e Sole a catinelle Sole a catinelle  di Gennaro Nunziante  con Checco Zalone, Aurore Erguy, Miriam Dalmazio, Robert Dancs  Commedia, 90 min., Italia, 2013  * ½  Un paio di battute degne di nota, ma il film non ha neanche valore profetico presentando uno spiantato berlusconiano soltanto alla fine del ventennio. Troppo spesso imbarazzante e/o sopra le righe: c’è ancora chi pensa, nel 2014, che un bambino che dice le parolacce faccia ridere?

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