MELANZANA
Le prime rottamazioni furono delle catastrofi, fortunatamente di breve durata: le “novità future” altro non erano che “innovazioni retrograde”, politiche sperimentate nell'ultimo milleottocento e primo novecento: “trasformismo parlamentare”, “partito della nazione”, “uno solo al comando” sono i tre chiari esempi. Per le tante “parole in libertà” e per le leggi varate, gli storici definirono quei periodi quelli dell'inutile eloquenza, dell'inganno e della cattiveria. Invece, nei primi anni del cinquemila, la rottamazione fu molto apprezzata, in particolar modo quella che interessò l'abbandono dei “palazzi del potere” presi in affitto da secoli a somme stratosferiche. Con il trasferimento di Parlamenti, Presidenze, Ministeri, Commissioni, Prefetture, Magistrature, Scuole e Direzioni in edifici di proprietà pubblica, furono risparmiati tantissimi miliardi utilizzati per estinguere i debiti e per aumentare gli stipendi dei lavoratori, in particolare degli insegnanti e le pensioni minime. (Ricordo da un racconto di Vasco).IL GRANDE STREGONE
Via il sole via il libro aperto
via la falce via il martello
rottamatore primo fu Bettino.
Poi dalla televisione scese
Silvio il ricco cavaliere
sportivo e buontempone.
Ultimo fu Matteo capo partito
primo ministro e grande stregone
che tutti mise nel calderone.
-Renzo Mazzetti-
(11 giugno 2015)
http://renzomazzetti.blog.kataweb.it/2015/06/27/irriflessione/