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novità: Paolo Sorrentino, Tony Pagoda e i suoi amici, Feltrinelli, dal 23 maggio

Creato il 24 maggio 2012 da Atlantidelibri
Italian film director and screenwriter Paolo S...

Italian film director and screenwriter Paolo Sorrentino (Photo credit: Wikipedia)

Paolo Sorrentino, Tony Pagoda e i suoi amici, Feltrinelli, dal 23 maggio
Dopo Hanno tutti ragione un nuovo libro di Paolo Sorrentino dedicato al personaggio di Tony Pagoda.

Piuttosto che di nuove avventure questo romanzo ci parla di nuove saggezze. Ciniche saggezze come sono abituali a Tony Pagoda. La sua intelligenza si muove sullo scenario del mondo contemporaneo con la leggerezza e l’insinuazione di un insetto che tormenta e stimola.
Incontriamo amici vecchi e nuovi: Tonino, Fabietto, Bossi, un aspirante boss della camorra, Frattini, Luigi Amitrano cartolibraio, Carmen Russo ed Enzo Paolo, il mago Silvan.Ogni occasione è buona per far mostra di una copiosa morale dell’assurdo che è diventata cifra stilistica, segno inconfondibile.
Come Falstaff nelle sue tirate, così dice Tony Pagoda: “La vita, diciamo la verità, è proprio infame. Da bambino, ricordi tutto, ma non hai niente da ricordare. Da vecchio, non ricordi nulla, ma avresti fiumi di cose da far accomodare sul tavolino della nostalgia. Ti si spappola tra le dita, come la brioche secca di tre giorni fa, la memoria dei momenti altisonanti. Tutto si fa consuetudine inerte. Quando il vecchio piange, non ricorda più perché piange. Quando il bambino piange, è perché desidera momenti altisonanti che non ricorderà. La vita è un’invenzione un po’ del cazzo. Ci hanno buttato laggiù, per farci interagire. Per farci scoppiettare il cuore a contatto con tizio, caio e il tramonto e poi, puf, tutto sfuma negli ingorghi della dimenticanza. Allora ci si inventa le peggio cose per raccontarsela diversamente. Si chiama allenamento alla disperazione.
L’attitudine del miserabile: nobilitare il residuo, tramandare l’intramandabile. L’umanità, dunque, è miserabile. Non si discute su questo. Eppure, non è stato inventato ancora niente di meglio. Perché, quando si palpita, si palpita. Tutte le emozioni della vita non hanno senso. Si addizionano tra loro, incongrue, per accumulo. Compongono la vita, come una lista della spesa. E questo, infine, è il senso”.



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