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Now that I’m clean [you know what I mean]

Da Word3press

Non vedo la mia Psic da ormai due mesi.
Non prendo l’antideprex da un mese e mezzo.
Non prendo il Tavor da una settimana.

Sto bene?

Non lo so.
Piango meno, forse mi incazzo anche meno.
Ma l’umore basso resta.

Adesso avevo pensato anche di sospendere l’assunzione dell’antifecondativo.
Credo di essere l’unica tonna al mondo ad averlo utilizzato inutilmente, avendo avuto un fidanzato COGLIONE che, terrorizzato dal padre-cane, non si fidava di questo metodo (BEOTA!), vanificando quindi i rischi a cui mi sottoponevo (perché le cose chimiche non è che siano il massimo, per l’organismo), in nome del terrorismo psicologico che gli faceva il suo vecchio.
“Eh, ma…però…io non mi fido delle cose che non si possono vedere fisicamente…”
Ma vai a cacare, va’.
C’hai rimesso solo te, comunque, stronzo (a livello di percezioni fisiche).

Bene, ora che ho sputtanato un po’ il mio ècs,
posso continuare.

Insomma, voglio vedere se, del tutto libera da sostanze artificiali in circolo, riesco a recuperare una visione della vita accettabile.
Sinceramente, non ricordo in che stato fossi prima del novembre 2009 (quando è iniziata la parte farmacologica della mia misera esistenza). Però so che adesso ho un decimo della verve che avevo ai bei tempi.

Anche un anno fa feci una cosa del genere (anche se in maniera meno drastica e per altri motivi) e il risultato è stato disastroso (anche grazie a un caro ragazzo che mi ha preso a legnate sui denti per 50 interminabili giorni, sostenendo di farlo per il mio bene).
Quindi, comunque, RISCHIO.
Rischio di tornare a un anno fa, rischio di dover correre ai ripari buttandomi di nuovo fra le braccia della chimica da cui cercavo di affrancarmi.



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