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Nucleare, Petrolio, Carbone, Solare, Eolico...

Creato il 15 marzo 2011 da Gloutchov

Nucleare, Petrolio, Carbone, Solare, Eolico...

Fukushima fa tremare il mondo. Germania e Svizzera hanno fatto un violento dietro-front nei confronti del nucleare. L'Austria lancia anatemi contro gli impianti di Slovenia e Slovacchia. Bruxelles indice una riunione generale per rivedere i piani energetici europei. In Italia si fa spallucce e prosegue con le sue convinzioni (fonte: Corriere della Sera).Ieri sera, la prima puntata di Ferrara (n.d.r. Radio Londra) ha stupito un po' tutti per quel "Io ho paura" sparato subito all'inizio della trasmissione. Una trasmissione pacata che induce alla riflessione senza farsi prendere dal panico. Cinque minuti che, voglio riproporre anche qui.


Appare ovvio che l'energia nucleare fa paura. Emotivamente fa paura. Materialmente fa paura. L'energia nucleare è quella che ha chiuso definitivamente la seconda guerra mondiale con un paio di funghi atomici capaci di far piegare le ginocchia a un popolo che credeva fermamente al codice di condotta del Bushidō.L'energia nucleare è legata a Hiroshima, Nagasaki, Cernobyl...
Ma possiamo continuare a vivere come stiamo vivendo senza l'energia nucleare? Probabilmente sì. 
Ma di sicuro non possiamo affidarci solamente alle energie rinnovabili perché... perché queste non garantiscono la continuità di erogazione. Vento e luce non sono disponibili 24 ore al giorno. Quando non ci sono, bisogna sopperire alla mancanza con metodi tradizionali, ovvero bruciando combustibili fossili. Il costo delle rinnovabili è accettabile solo grazie agli incentivi statali, ovvero ai soldi dei contribuenti, altrimenti non potremmo neppure permetterci di pensare a dare energia al paese con questi sistemi. L'energia solare costa circa 4 volte in più rispetto all'energia nucleare e, a quella convenzionale (combustibili fossili). Sareste disposti ad avere una bolletta 4 volte più salata rispetto a quella odierna?
Senza contare che, come ho già detto, i pannelli non lavorano di notte, non lavorano quando la luce è fioca, non lavorano quando piove, quando c'è nebbia, quando... insomma, il 100% del rendimento è difficile da raggiungere per periodi lunghi. Idem per i sistemi eolici. Quando il vento è troppo forte le pale vanno frenate per evitare che si rompano. Se il vento è troppo debole le pale non girano...
Insomma, dobbiamo continuare a usare petrolio e carbone. Ci siamo abituati, giusto? Quindi che c'è di male? 
Forse il fatto che l'aria che respiriamo è sempre più velenosa. Forse non ci ricordiamo più di quanto è successo nell'aprile scorso nel Golfo del Messico (qui). Forse non ci rendiamo conto neppure del disastro ecologico che un incidente in un centro di raffinamento petrolifero può causare. Siamo talmente abituati a usare il petrolio che non lo reputiamo neppure tanto pericoloso quanto l'energia nucleare. Eppure lo è.
Il problema scorie... bé, le scorie del petrolio le respiriamo ogni giorno. Sono tutte depositate nell'atmosfera. Le respiriamo mattina, mezzogiorno e sera. Le vediamo uscire dagli scappamenti delle nostre automobili. Le vediamo uscire dalle ciminiere delle nostre fabbriche, le vediamo uscire dai camini delle nostre case. Mettete un tessuto bianco appeso fuori dalla finestra, tutto il giorno, per una settimana, e scoprirete ciò che è contenuto nel "deposito di scorie derivate dal petrolio più vasto del pianeta".
Vi propongo di leggere questo articolo (aggiornamento: e anche questo). Di riflettere a mente fredda.
Che cosa possiamo fare?
Ovviamente non dobbiamo abbandonare le fonti rinnovabili. Dobbiamo investire nella ricerca e renderle sempre più efficienti. Nel frattempo dobbiamo confrontarci con il fabbisogno energetico quotidiano e... cercare di capire quale sia la soluzione meno-peggio da utilizzare per andare avanti.
Ciò che mi stupisce è che raramente mi capita di sentir parlare di sprechi energetici. Solitamente, invece, la nostra società spinge verso il consumo sfrenato... da qui la necessità di sempre maggior quantità di energia e, l'esigenza di guardarsi intorno e vedere appetibile anche l'energia nucleare.
Avete mai pensato che è possibile ridurre il nostro fabbisogno energetico semplicemente usando l'energia con un briciolo di oculatezza?
Non sto dicendo che si debba vivere a lume di candela, col riscaldamento spento in pieno inverno ma... usare lampade a risparmio energetico; evitare di tenere accese le luci in ambienti dove non siete presenti; indossare una tuta in casa e regolare il riscaldamento in modo tale che in casa non sembri di essere ai tropici; evitare di tenere il climatizzatore a temperature da polo nord quando si è in estate, basta deumidificare e calare di due-tre gradi rispetto all'esterno e già si sta bene; andare dal giornalaio a piedi, invece che in macchina; usare i mezzi pubblici; spegnere il motore della vostra auto quando si è in sosta prolungata; chiudere il rubinetto dell'acqua mentre vi pulite i denti con lo spazzolino e... aprirla solo quando serve davvero; differenziare lo scarico del bagno in modo che per piccoli bisogni si utilizzi meno acqua; fare la doccia piuttosto che il bagno...
Se utilizzassimo le risorse di cui disponiamo, non dico con parsimonia ma, per lo meno con coscienza, probabilmente non ci troveremmo a dibattere tanto animatamente al riguardo di nucleare, energie alternative e quant'altro. Senza contare chi, sfruttando l'onda emotiva, ha cominciato a fare business sull'energia senza pensare alle eventuali conseguenze dovute a comportamenti impulsivi dovuti all'emotività del momento.Il problema dell'energia è... sì, un problema politico; ma è anche un problema che coinvolge tutti quanti noi e, noi fruitori dell'energia, per primi, dovremmo renderci conto che l'elettricità, l'acqua, il gas, tutte quante le fonti di energia non ci giungono come manna dal cielo.

Nucleare, Petrolio, Carbone, Solare, Eolico...

foto:flickr
Io non sono un nuclearista. Io non vorrei avere una centrale nucleare a un passo da casa mia. Soprattutto mi preoccupa il fatto che le scorie radioattive possano essere gestite all'italiana, proprio come sono gestiti i rifiuti in Campania.
Per di più l'Uranio è un minerale piuttosto raro sul pianeta. Forse più del petrolio. Per di più in Italia non ce n'è neppure un sassolino. Per cui, per far funzionare le nostre centrali, saremmo comunque costretti a comprarlo all'estero, esattamente come già facciamo per gas, petrolio, e la stessa energia elettrica fornitaci dai paesi a noi confinanti. 
Chi ci garantisce, di conseguenza, che l'energia prodotta col nucleare sarà conveniente per le nostre tasche? Il gioco vale o non vale la candela?
Che senso ha, quindi, costruire centrali nucleari qui da noi? L'indipendenza energetica non ci sarebbe. Saremmo sempre legati da contratti commerciali con altri paesi, saremmo sempre vessati dalle pretese di questi paesi e, il costo dell'energia deriverebbe sempre e comunque dai prezzi che dovremmo pagare per la materia prima... 
Certo non sono un esperto del settore. La mia intenzione è quella di stimolare tutti quanti a ragionare con la propria testa e a non fidarsi di semplici slogan. Per cui consiglio a tutti di approfondire l'argomento. Non lasciatevi guidare da spot di 30 secondi che vengono sparati in televisione. Scavate, studiate, cercate di capire. Cercate di affrontare con razionalità il problema. Di controllare le emozioni, la paura... così che al fatidico giorno del referendum, il vostro voto (n.d.r. che cambi o meno), sia guidato da un ragionamento soppesato, piuttosto che dalla sola emotività.

 


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