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Nulla è casuale

Creato il 22 novembre 2011 da Ritacoltellese

Da: Quotidiano.net

Condannati per stupro, parenti devastano tribunale

Venti arrestati per danneggiamento, sei militari feriti. La vittima è minorenne

Velletri, parenti e amici dei condannati, due 26enni di origine argentina e un 21enne campano, si sono scatenati dopo aver ascoltato la condanna: 8 anni e sei mesi.Violenza sessuale (foto Pressphoto)Violenza sessuale (foto Pressphoto)
Roma, 22 novembre 2011 -  Venti persone sono state arrestate dopo i disordini scoppiati in un’aula del Tribunale di Velletri alla lettura della sentenza di condanna per tre giovani, accusati di violenza sessuale e sequestro di persona nei confronti di una minorenne.
Parenti e amici dei condannati, due 26enni di origine argentina e un 21enne campano, dopo aver ascoltato ieri sera la lettura della condanna a otto anni e sei mesi di reclusione, hanno iniziato a inveire contro i giudici, minacciandoli, hanno cercato di aggredirli, tanto che quelli sono stati costretti a riparare in camera di consiglio.
Poi sono scesi al piano terra del tribunale e hanno sfasciato quello che trovavano, dalle vetrine ai cestini della carta, rovesciandoli e lanciandoli anche contro le auto delle forze dell’ordine parcheggiate all’esterno. Quindi hanno inscenato una manifestazione e, non volendo calmarsi, sono stati tutti arrestati.
I carabinieri di Velletri hanno dato l’allarme e sul posto sono intervenuti anche i militari di Colleferro, Palestrina, Anzio e Castendolfo e i poliziotti. Gli arrestati, dodici uomini e due donne di eta’ compresa tra i 60 e 19 anni, sono accusati di danneggiamento, violenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e violenza o minaccia a un corpo politico, amministrativo o giudiziario.
Nei disordini scoppiati sei militari sono rimasti feriti con una prognosi che va dai 5 ai 10 giorni. Gli arrestati sono stati portati nel carcere di Velletri, Regina Coeli e Rebibbia.
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Auspichiamo che ci restino, con il massimo della pena prevista dal codice penale e che il risarcimento dei danni alle cose pubbliche ed alle persone ferite sia il massimo possibile.Solo così, con pene esemplari, si potrà contenere l'arroganza degli incivili ora arrivata al massimo della sua espressione.Le regole vanno fatte rispettare, non basta il dettato scritto, il rischio è l'anarchia.
Queste manifestazioni di insofferenza alle regole della civiltà NULLA hanno a che fare con i sommovimenti rivoluzionari: guai a confonderli!!La rivolta rivoluzionaria si attua contro l'ingiustizia sociale, la sopraffazione, la rapina dei ceti egemoni ai danni dei ceti più deboli.
Quello che è avvenuto nel Tribunale di Velletri ha invece la connotazione dell'insofferenza alle regole di civiltà e dimostra come, chi compie un reato abietto come la violenza sessuale, ha dietro di  sé un ambiente consono al soggetto che compie il reato, un ambiente che condivide quel modo di essere e di pensare. Nulla è casuale nei comportamenti umani. In essi c'è una propedeuticità, una preparazione date dall'ambiente, una condivisione di disvalori.

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