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Nuoto Sincronizzato: Giorgio Minisini a due giorni dai Campionati Assoluti

Creato il 04 febbraio 2015 da Sportduepuntozero

nuoto sincronizzato - Giorgio Minisini“Il nuoto sincronizzato è uno sport in cui uomini e donne possono gareggiare insieme indifferentemente. Non è come l’atletica, non basta essere più forti o veloci, è una somma di molti fattori e alla fine le differenze tra i sessi si compensano”. Per Giorgio Minisini il nuoto sincronizzato è un po’ come il pattinaggio di figura, nel quale la potenza atletica deve convivere con la scioltezza muscolare e con la flessibilità ed è solo uno strumento per mostrare la propria tecnica e la propria interpretazione di un esercizio, naturalmente eseguito con l’accompagnamento della musica. Per questo motivo ragazzi e ragazze possono gareggiare alla pari, senza bisogno di essere divisi in categorie maschili e femminili. Giorgio lo sa molto bene; pratica questa disciplina da quando è bambino e a parte qualche eccezione si è sempre confrontato con sole ragazze. Sarà così anche il prossimo fine settimana, quando si tufferà nella piscina del Palazzo del Nuoto di Torino per i Campionati Italiani Assoluti Invernali. Comincerà venerdì, con le eliminatorie di solo, duo e squadra. “L’obiettivo principale è mostrare i frutti della preparazione svolta con la nazionale in vista dei Mondiali” spiega il 18enne nato a Ladispoli (Roma) e tesserato per l’Olgiata, che in estate volerà a Kazan per la prima edizione iridata aperta agli uomini, “questi nazionali saranno innanzitutto un ottimo test e una sfida con me stesso, per confermare il mio livello tecnico e dimostrare che valgo la convocazione in azzurro. Naturalmente se dovesse arrivare una medaglia sarei molto felice, per me e soprattutto per la società, nata solo cinque stagioni fa ma capace di salire fino al sesto posto nel ranking nazionale”.

Il podio sarebbe certamente una grande soddisfazione, forse pari a quella provata l’anno scorso in occasione dei Campionati Italiani di Categoria (juniores): “il terzo posto nel combinato fu la prima medaglia nazionale della mia carriera” racconta Giorgio Minisini, “semplicemente fantastico, anche perché giunse abbastanza a sorpresa, visto il quarto posto della semifinale”. Un nuovo bronzo, forse ancor più prestigioso perché internazionale, è arrivato a luglio nel singolo degli US Open: “mi interessava più che altro ottenere un buon punteggio e invece raccolsi addirittura la medaglia”.

In un certo senso il legame con gli Stati Uniti è particolare; fu proprio un atleta americano di nuoto sincronizzato a far nascere in Giorgio, bambino di quattro anni, la passione per questo sport. “Era una gara open con uomini e donne di alto livello e io ero al Foro Italico di Roma. Vidi l’esibizione di Bill May; aveva uno stile diverso, era speciale, diverso da tutti gli altri”. Così, anche grazie al legame della famiglia con il sincro – la mamma è stata campionessa italiana, il papà è giudice internazionale e il fratello ex atleta – intraprese questa disciplina, diventando una rarità assoluta nel panorama nazionale.

Da allora Giorgio Minisini ha percorso kilometri e ad agosto parteciperà ai primi Campionati Mondiali della storia aperti a coppie miste; nel doppio misto si tufferà con Manila Flamini mentre nel doppio libero con Mariangela Perrupato. Per l’Italia (ma non solo) sarà una performance storica, dimostrazione di uno sport magico e completo, molto più universale di quanto si pensi.

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