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Nuove frontiere nelle indagini di polizia

Da Db @dariobonacina

Nuove frontiere nelle indagini di polizia

Tutte le polemiche in circolazione in questi giorni sulle intercettazioni presto saranno un ricordo: a che serve complicarsi la vita con cimici e ordinanze di controllo delle utenze di telefonia, quando basta collegarsi a Facebook e sfruttare alcune elementari regole di social engineering?

Da una notizia ANSA:

Gli uomini della squadra mobile di Crotone assieme a quelli del Servizio centrale operativo (Sco) della polizia scientifica sono arrivati a lui proprio grazie ad internet: Manfredi, infatti, usava una chiavetta per collegarsi a Facebook, che utilizzava non solo per lavoro. Gli agenti dello Sco sono così riusciti ad intercettarlo e a capire dove si trovava e stanotte poco dopo le tre è scattato il blitz.

Dario Salvelli segnala inoltre un bell’esempio di intraprendenza, sempre da parte delle forze di Polizia, che hanno sfruttato Facebook per catturare un rapinatore in latitanza:

Uno degli agenti, stando alla ricostruzione della polizia, si e’ finto donna avvenente su Facebook il social network al quale lo stesso Sorio era iscritto. Nei panni di donna fatale l’agente e’ riuscito a contattare Sorio e ad appurare il luogo dove questi si nascondeva nel tentativo di sottrarsi alle ricerche delle forze dell’ordine che da piu’ di un mese erano sulle sue tracce. Una volta individuato gli agenti del Commissariato di Afragola sono intervenuti per arrestare, a colpo sicuro, il latitante.



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