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nuove letture sul Natale, da Selma Lagerlof a Conan Doyle, da Laura Pariani a Mario Rigoni Stern

Creato il 15 dicembre 2014 da Atlantidelibri

C’è qualcosa di meglio del grande Nord per calarsi nell’atmosfera natalizia?
Selma Lagerlof, La leggenda della rosa di Natale, Iperborea

Una foresta innevata che si trasforma a Natale in un meraviglioso giardino, impervie montagne che rivelano miniere d’argento, schiere di anime perdute che penano tra i ghiacci eterni, accudite da una vecchietta abbandonata che non si rassegna alla solitudine: è la Svezia delle antiche fiabe che rivive in questi racconti di Selma Lagerlöf, quella dei miti e delle leggende, delle storie tramandate al lume di candela nelle lunghe notti nordiche. Ma come nei suoi grandi romanzi, lo sfondo fantastico serve a raccontare i desideri, le passioni, le grandi domande morali. La fede nella bellezza di un vecchio abate che fa nascere un fiore nel buio inverno del Nord, la giovane che perde il suo amore in mare e trova nei sogni come riportarlo in vita, il violinista presuntuoso che impara l’umiltà dalla musica di un ruscello. Dietro un’apparente semplicità emerge una sottile indagine dell’animo umano: non c’è mai un “vissero felici e contenti” nelle sue storie, ma il lieto fine è segnato da una redenzione, l’accettazione di un limite, il superamento di una paura, una ritrovata fiducia nella fantasia. E quasi sempre il “miracolo” avviene attraverso un racconto nel racconto, quell’inesauribile potere dell’immaginazione di far vedere la realtà con altri occhi o di ricrearla, di trasformare uno scrigno nascosto nel tesoro dell’imperatrice Maria Teresa, e di insegnare a re Gustavo come il valore degli uomini superi ogni ricchezza.

Ma le proposte in libreria sono tante:

 Arthur Conan Doyle,

Il caso dell’oca di Natale. Sherlock Holmes in «L’avventura del carbonchio azzurro», Interlinea

traduzione di Marina Vaggi. Sherlock Holmes nei giorni di Natale si trova con un cappello nero malconcio e una grassa oca bianca che contiene al suo interno una pietra azzurra rubata alla contessa di Morcar in un prestigioso albergo di Londra. Senza apparenti indizi il mitico investigatore sorprende ancora una volta, pagina dopo pagina, nel dedurre la storia, anzi le storie, di ordinaria follia dietro copricapo e animale, con un finale sorprendente in cui la giustizia trionfa ma senza la polizia…

Il regalo più bello- storie di Natale, Einaudi
Al caldo di un camino o su un marciapiede innevato, pieno di regali o spoglio come un albero, tra la folla degli amici o nella solitudine della natura, a una tavola imbandita o tra le briciole cadute a terra, colorato di palline o bianco come vuole la canzone: non c’è festa che come il Natale abbia ispirato, in ogni tempo, le storie e le voci più diverse. Perché, se è vero che a Natale si celebrano soprattutto l’amore e la bontà, è anche vero che il giorno più atteso dell’anno non è mai soltanto questo. Tra doni e tavole imbandite si rincorrono, da sempre, sogno e incanto, gioia e dolore, amarezza e mistero… Da Mark Twain a Francis Scott Fitzgerald, da Louisa May Alcott a Jeanette Winterton, da Dino Buzzati a Giorgio Scerbanenco, da Elsa Morante a Mario Rigoni Stern, un’antologia di grandi autori – e altrettanti classici – per svelare i mille volti della magia del Natale.

Aavv, Il giorno più crudele, Isbn

Alcuni tra i più grandi maestri della letteratura hanno sentito il bisogno, ognuno secondo le proprie inclinazioni, di confrontarsi con il tema del Natale. Perché Natale è un momento dell’anno molto particolare, e su questo possiamo tutti dichiararci d’accordo. Se si mettono insieme questi punti di vista si ottiene un grande affresco umano, in cui la contraddizione inevitabile che un giorno di felicità artificiale sortisce sul cuore delle persone prevale sulla retorica in stile Coca-Cola, tutta focolare e buoni sentimenti. E dunque in queste storie troveremo tradimenti, amori perduti, infanzie violate, fantasmi e streghe, assassini e ladri, poveri e ricchi (in entrambi i casi infelici); ma anche, per contrasto: amore, coraggio, amicizia, dignità, e accettazione del proprio destino.

 Laura Pariani

Il nascimento di Tònine Jesus, Interlinea

«Il Natale fa rinascere in me l’idea della porta nera che mi attende» confessa Laura Pariani in questo piccolo libro di grande speranza e insieme malinconia in cui la scrittrice si volta indietro. Sono due i piani e le prospettive che racconta: da un lato «subito mi invade il ricordo degli allegri risvegli dei Natali della mia prima infanzia» tra regali modesti, presepi con la stagnola e le storie del nonno; dall’altro lato ci sono i poveri pellegrini della fine del Seicento al Sacro Monte di Orta dedicato a san Francesco, «per prime le donne, i visi ossuti fasciati in pezzuole nere». Tra queste Gaudenzia, venticinquenne incinta, piena di timori per il nascituro, s’intenerisce per la bellezza degli angioletti affrescati ma si agita davanti alla raffigurazione dei diavoli. La scrittrice, riflettendo anche su come si crea un racconto, offre un canto e controcanto natalizio in forma di ballata, in cui vita e morte si mischiano lasciando sul fondo «uno di quei sogni che nel momento in cui ci si è immersi non capisci se vuoi farli finire o continuare»

 

#171401613 / gettyimages.com

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