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Nuovi modelli di contrattazione dei calciatori: da Beckham a Rooney

Creato il 04 giugno 2014 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

Il costo degli stipendi dei calciatori è da tempo una delle voci più pesanti dei conti delle squadre di calcio. In un escalation apparentemente senza fine, hanno iniziato a lievitare a metà degli anni ’90 drenando progressivamente tutte le risorse che i contratti televisivi mettevano a disposizione delle squadre.

La ricerca di un maggiore equilibrio, pur mantenendo sufficiente capacità di attrazione del calciatore, ha portato alla costruzione di rapporti contrattuali che, oltre alla componente salariale, tenessero in debito conto anche i diritti di immagine del calciatore. Il ragionamento, da parte dei grossi club, è che il calciatore – per quanto bravo – avrà comunque un beneficio mediatico derivante dal giocare in una squadra di livello. Il Real Madrid, ad esempio, tende a trattenere il 50% dei diritti di immagine dei propri calciatori di punta (compreso Cristiano Ronaldo), aprendosi così delle interessanti opportunità di guadagno.

 

L’emblema di questo nuovo approccio contrattuale è stato senza dubbio David Beckham: in occasione del suo passaggio ai LA Galaxy, infatti, il calciatore inglese aveva firmato un contratto all’interno del quale la componente “stipendio” era tutto sommato contenuta, perché concordata in 4 milioni di euro. Il business (sia per Beckham, sia per i LA Galaxy) stava altrove: la condivisione dei ricavi dalla vendita delle magliette, degli sponsor di maglia e di parte dei ricavi del botteghino per le fasi finali del campionato. Secondo alcune stime, questa seconda parte ha rappresentato in alcuni anni un valore vicino ai 12 milioni di euro, quindi ben tre volte lo stipendio concordato.

 

Il caso di Wayne Rooney può forse rappresentare un’esemplificazione dell’ulteriore evoluzione nei modelli contrattuali dei calciatori. In occasione dell’ultimo rinnovo di febbraio 2014, infatti, il Manchester United ha firmato un contratto a tre livelli, del valore di 19 milioni di euro:

  • lo stipendio base rimane invariato rispetto al 2010 ed è pari a 11,5 milioni annui;
  • i diritti di immagine vengono ceduti al MUTD per un controvalore di ulteriori 2 milioni;
  • il calciatore cede al MUTD anche i suoi diritti di sponsorizzazione, per un valore di ulteriori 5,5 milioni di euro, che consentono al Club di identificare sponsor interessati a “finanziare” la presenza del calciatore in squadra.

 

[Fonte: Sportune]

 


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