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Nuovo brevetto: ora il metano si genera dalle acque di scarto!

Creato il 03 giugno 2015 da Deboramorano @DeboraMorano

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Una tecnologia brevettata dal Laboratorio ENEA di Tecnologie Nucleari di Frascati avrebbe la risposta al problema delle acque reflue dei frantoi oleari che, ad oggi in Italia, sono solo in minima parte depurate.

Nello specifico la tecnologia permetterebbe di:

  • Trasformare i rifiuti potenzialmente inquinanti in energia;
  • Produrre metano dalle acque di scarto dei frantoi oleari.

Per ridurre i costi di trattamento, queste acque vengono utilizzate per “spargimento controllato sul terreno sfruttandone le proprietà di fertilizzante e di erbicida”. Tuttavia, i costi di questa operazione possono arrivare a 10 euro per metro cubo e restano aspetti negativi come l’alterazione della composizione dei terreni, il rischio di inquinamento delle falde, la difficoltà del rispetto della normativa in materia.

Secondo uno studio realizzato dai ricercatori dell’Università di Salonicco queste acque, se opportunamente pre-trattate, possono essere usate per produrre una miscela gassosa (syngas) ricca di idrogeno, CO2, metano, CO e altri gas, da utilizzare per scopi energetici.

Nel dettaglio, le prove di laboratorio hanno permesso di produrre circa 18 mc di idrogeno da 1 mc di acqua di vegetazione. Nel processo, le acque di vegetazione sono prima filtrate e concentrate e poi inviate in un reattore dove, attraverso reazioni di steam reforming, viene prodotta la miscela gassosa.

Le acque di vegetazione sono infatti una biomassa costituita da sostanza organica che, una volta vaporizzata, in presenza di catalizzatori permette reazioni chimiche come lo steam reforming che trasformano i composti organici nel syngas.

Utilizzando un reattore a membrana, poi,  sarebbe possibile separare direttamente idrogeno ultra puro e ottenere rese molto elevate.

L’energia utile ad alimentare il processo di reforming, incidente sui costi di gestione, può essere ottenuta dalla combustione delle sanse, residuo della molitura, dalla combustione dei gas prodotti e dai recuperi termici delle apparecchiature di processo.

(fonte: http://www.repubblica.it)


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