Magazine Economia

Nuovo regime forfettario dei minimi con imposta al 15 per cento: limite dei ricavi in sintesi e chi può accedere

Da Raffa269

Il nuovo regimeindex forfettario dei minimi per i titolari di partita iva consiste nell’applicazione di un’imposta sostitutiva del 15 per cento in luogo di quella dei minimi del 5% e vediamo qui chi può accedere, quali sono i nuovi limiti dei ricavi e dei compensi in base alla tipologia di attività, le caratteristiche ed i requisiti richiesti nonchè i molteplici limiti imposti ai lavoratori autonomi Vedremo inoltre che per alcuni il nuovo regime è una stangata e basta e non conviene proprio.

Novità in sintesi

A mio avviso queste sono le principali vere novità:

  1. l’imposta sostitutiva stabilità in misura fiss del 15% sostituisce l’Irap, l’Irpef e le  addizionali comunali e regionali, nonchè l’Iva.
  2. Scompare inoltre il limite dei 35 anni e dei 5 anni di permanenza nel regime fiscale agevolato dei nuovi minimi per cui chi si sarebbe trovato  a dover abbandonare il regime fiscale agevolato si potrebbe salvare anche se ritrovandosi con un’aliquota ben più alta.
  3. Contributi Previdenziali INPS ridotti e agevolati: finalmente scompare la previsione del contributo previdenziale INPS minimale che erano all’incirca 3 mila euro annui e alla fine potevano essere salati per un giovane, nonostante la finalità utile che questi ricoprono ricordiamolo. Si verseranno quindi contributi previdenziali in base al volume dei ricavi fatturati o incassati.
  4. Limite dei ricavi con una nuova logica in base ai coefficienti di redditività applicati ai codici atecofin.
  5. Riduzione di un un terzo del reddito imponibile per il primo triennio.

Chi può accedere al nuovo regime forfettario
Possono accedere coloro che sono titolari di partita Iva ed esercità attvità di impresa, arte o professione, per artigiani, commercianti, autonomi e professionisti.

I nuovi minimi non devono fare ricavi o compensi non superiori ai limiti fissati dai coefficienti di redditività che vedremo di seguito e che sono determinati secondo un nuovo modo; non devono aver sostenuto spese sopra ai 5 euro euro lordi di lavoro accessorio, per lavoratori dipendenti e collaboratori anche se assunti a progetto ivi comprese le somme erogate sotto forma di utili da partecipazione agli associati e le spese per prestazioni di lavoro. Il costo dei beni strumentali alla chiusura dell’esercizio non deve essere superiore ai 20 mila euro calcolato secondo le logiche viste per il superamento dei limite dei 15 mila euro dei minimi.

Chi non può aderire al regime dei minimi
Escludendo i requisiti visti sopra valgono le stesse esclusioni viste nel pecedente regime dei minimi e che trovate riepilogato nell’articolo 9 comma 4 del DDL della Legge Stabilità 2015

Limite dei ricavi in base alla tipologia di attività

Questa rappresenta la parte decisamente più complessa per i non addetti ai lavori ed anche la più determinante per la valutazione della convenienza del nuovo regime (sarà una coincidenza?). Il precedente limite dei 30 mila dei contribuenti minimi di cui si stava discutendo se portarlo a 65 mila in realtà si rimodula in modo più complesso perchè varia a seconda del coefficiente di redditività del codice atcofin ossia in base alla tipologia  dell’attività svolta pr cui potremo avere dei limiti di 15 mila euro per le attività professionali o per gli inermediari del commercio oppure salire fino  40 mila per per le attvità di servizi di alloggio e ristorazione o per il commercio all’ingrosso o dettaglio. In pratica il fisco ti dice che a seconda dell’attività che svolgi viene stabilito un coefficiente di redditività massimo al di sopra del quale sei fuori. Questi limiti potrebbero arrivare anche a 80 mila euro ma anche fermarsi a 15  mila per cui diviene determinate conoscere i coefficiente e le modalità di applicazione per poi fare una previsione e vedere se si è in grado di rientrare nel regime oppure no.

Riduzione del reddito imponibile nel prio triennio di attività
Inoltre c’è da sapere che il reddito per coloro che avviano l’impresa nel primo triennio è ridotto di un terzo.

Ai fini del calcolo del limite al solito non rientrano quelli derivanti dall’adeguamento agli studi di settore. Inoltre nel caso di più attività svolte vale quella prevalente.

Coefficienti di redditività atecofin

Ve ne indico alcuni così potete farvi un’idea subito del limite mentre nei prossimi giorni vi farò avere una tabella riassuntiva sempre in questo articolo per le categorie residuali

PROGRESSIVO GRUPPO DI SETTORE CODICI ATTIVITÀ ATECO 2007 LIMITE COEFFICIENTE REDDITIVITÀ

DEI RICAVI/COMPENSI

1 Industrie alimentari e delle bevande (10 – 11) 35.000 40%

2 Commercio all’ingrosso e al dettaglio 45 – (da 46.2 a 46.9) – (da 47.1 a 47.7) – 47.9 40.000 40%

3 Commercio ambulante di prodotti alimentari e bevande 47.81 30.000 40%

4 Commercio ambulante di altri prodotti 47.82 – 47.89 20.000 54%

5 Costruzioni e attività immobiliari (41 – 42 – 43) – (68) 15.000 86%

6 Intermediari del commercio 46.1 15.000 62%

7 Attività dei Servizi di alloggio e di ristorazione (55 – 56) 40.000 40%

8 Attività Professionali, Scientifiche, Tecniche, Sanitarie, di Istruzione, Servizi Finanziari ed Assicurativi (64 – 65 – 66) – (69 – 70 – 71 – 72 – 73 – 74 – 75) – (85) – (86 – 87 – 88) 15.000 78%

9 Altre attività economiche (01 – 02 – 03) – (05- 06 – 07 – 08 – 09) – (12 – 13 – 14 – 15 – 16 – 17 – 18 – 19 – 20 – 21 – 22 – 23 – 24 – 25 – 26 – 27 – 28 – 29 – 30 – 31 – 32 – 33) – (35) – (36 – 37 – 38 – 39) – (49 – 50 – 51 – 52 – 53) – (58 – 59 – 60 – 61 – 62 – 63) – (77 – 78 – 79 – 80 – 81 – 82) -(84) – (90 – 91 – 92 – 93) – (94 – 95 – 96) – (97 – 98) – (99) 67%

Esempio con giovani professionisti, avvocati, commercialisti e simili

Se facciamo l’esempio con i lavoratori autonomi professionisti come commercialisti o avvocati per esmepio vediamo che il limite è di 20 mila euro ed il coefficiente di redditività è del 78% per cui iil reddito imponibile è di 15.600 e l’imposta dei minii sarà pari al 15% ossia 2.340 euro.

Se invece calcoliamo la tassazione ordinaria con scaglioni irpef vediamo che avremo il 23% a cui aggiungere le detrazioni per lavoro autonomo e le addizionali che possiamo stimare nell’1,3%, poi non applichiamo invece l’Irap perchè supponiamo sempre di non averne i presupposti come la maggior parte di giovani avvocati; probabile che andrete a  pagare addiritura a spendere forse qualcosina in più!

Importante da sapere
per chiudere quindi diviene fondamentale valutare che in questo regime in luogo dell’ordinario i costi che sostente per la vosra attività non sono deducibili in quanto l’impista sostitutiva sostituisce sia i ricavi sia i costi per cui i costi sono indeducibili. Nel regime ordinario invece la deduzione dei costi è riconosciuta per cui se sapete che dovrete sostenere dei costi valutate l’impatto derivante dalla manca possibilità di dedurvi il costo e di detrarvi l’Iva…che non è poco!

Regimetransitorio: Come gestire il passaggio per coloro che nel 2014 aderisocno al regime dei minimi precedente, imprenditoria giovanile ed ex minimi
A questi viene data la possibilità di continuare fino al conpletamento del quinquennio o di transitare ma la cosa non mi sembra conveniente, visto che prima godevano della migliore aliquota del 5% e che ora se rispettano tutta una serie di requisiti potrebbero godere della riduzione di un terzo del reddito fino al completamento del quinquennio. Per me meglio il 5% sempre.

Agevolazioni sulle dichiarazioni
Permangono naturalmente le agevolazioni già viste per il vecchio regime dei minimi dal punto di vista degli adempimenti in quanto non essendo soggetti ad Iva ed Irao non saranno nemmeno obbligaotorie le reltive comunicazioni e dichiarazioni periodiche come intra, black list, dichiarazioni annuali iva ed irap ecc. ma nessuna novità rispetto al passato.

Entrata in vigore
Qualora non dovesse sorbire modifiche partirebbe dal primo gennaio 2015.

Riferimenti normativi: articolo 9 Legge Stabilità 2015


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :