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Nutrire il mostro…

Creato il 22 giugno 2012 da Tnepd

Nutrire il mostro…

Nutrire il mostro… C’è qualcosa, che riguarda l’EGO, che non riesco mai a cogliere chiaramente. Intendo proprio “cogliere”, non specularci astrattamente sopra. A volte, mi pare proprio che la verità stia nelle tradizioni mitologiche sciamaniche, che parlano di un’istallazione estranea, parassitaria, che si nutre e sopravvive ai danni del vero SE‘. Stiano come stiano le cose, che bello poter ragionare un pò, sulla delicata e violenta possibilità, che il peggiore dei nemici si nasconda proprio nell’ultimo dei posti dove andresti mai a cercarlo. Un peggiore tra i nemici che si presenta, e mi parla ogni istante, con la mia voce. E’, a turno, il mio migliore amico, la mia peggior “ex”, i miei sensi di colpa e la mia rabbia repressa, verso chi mia ha dato una “educazione”. Ha mille volti, mille accenti, ma alla fine ritorna ad essere sempre un “altro” me. Mi dice costantemente, che lui E’ me. Credo sia verosimile che una tale identificazione sia la causa di buona parte dei problemi di questo mondo. Tutto, verosimilmente, parte dall’accettazione di un’IDENTIFICAZIONE. Una’altra, ulteriore prova (se ce ne fosse bisogno) dell’immenso potere posseduto dalla prerogativa, umana, di conferire il proprio ASSENSO a qualcosa. Identità; identificazione… Ma cosa accade, se invece tale identità, fosse un’antica e terribile seduzione; e se la gente, perciò, si aggirasse per la strada, sempre più pronta a questionare, litigare e venire alle mani, quando il peggiore dei loro nemici, lo proteggono ad ogni istante dentro se stessi? Intendiamoci, signori, miei : in questo luogo di spirito, nessuno lancia sentenzie. Qui, mi piace solo mettere le cose sul tavolo, per guardarle, studiarle e meditarci sopra. Quando incappo in qualcuno dotato del necessario coraggio, mi capita di poterci discutere sopra con lui, o lei. Ma il punto è: nessuna sentenza; ma ipotesi sempre e solo intelligenti e sentite; questo sì! E allora, come la mettiamo, noi umani,  da sempre affannati a saltarci a vicenda alla gola, e perfettamente persuasi che on problema, si trovi e capiti “là fuori”? Non è forse la paura, a guidare il 90% delle nostre scelte, delle nostre azioni? Non sono forse il 90% delle nostre scelte, scelte puramente reattive? Nutrire il mostro… Ah, certo! Mi si verrà a dire che è naturale proteggersi! Che la paura è un’emozione sana, volta alla protezione dell’essere umano…. Ma siamo davverosicuri, che si tratti di qualcosa di destinato a proteggere l’essere umano; e non piuttosto, di qualcosa che protegge unicamente l’ego, una parte ai danni del tutto, e non il SE’ (il quale, peraltro, è un’entità alquanto più vasta, e abissalmente più profonda, rispetto all’ego )? E se non stesse poi neppure proteggendo una parte di noi stessi, ma unicamente qualcosa che VUOLE PASSARE, per “noi stessi”…come la metteremmo, la faccenda? Siamo sicuri, primaditutto, che la paura sia VERAMENTE, un’emozione? E se, come in tanti per fortuna sostengono, si trattasse invece di un’energia autonoma e senziente, di una forza spirituale, e non di un’emozione, dove andrebbero mai a finire tutte le nostre pseudo-sicurezze scentifiche; quelle su cui edifichiamo le nostre scelte quotidiane…il tessuto dell’”già dato”, dell’”ovvio”, del “naturalizzato”? E poi, scusate se giro il coltrello nella piaga: “Ma siamo davvero certi, che quelle pseudo-sicurezze siano davvero “nostre”? O che, per dirsela tutta, abbiamo davvero bisogno di sicurezze psicologiche, per sopravvivere e una buona volta prosperare? Quello che posso per il momento stimare, è che la struttura dell’ego è una forma di vita parassitaria, tanto che mi appartenga o meno. Parlo per me, intendiamoci. Ad ognuno, l’onere e l’onore di studiare la propria personale ESISTENZA. Quello che vedo, è che in questa benedetta dimensione fisica o “materiale”, le cose davvero prendono forma a partire da pensieri, convinzioni ed emozioni, che dettano ogni direttiva seppure completamente invisibili, proveniendo da un tessuto che materiale non lo è per niente. Nutrire il mostro…  E perciò, quando constato senza ombra di dubbio ( e di quanto sto per affermare sono in questo caso assolutamente certo ), che la nostra vita associata è platealmente impostata e strutturata alla volta di un onnipervasivo sistema di approvvigionamento energetico parassitario ( tutti cercano di imporre su tutti una propria forma di dominanza, dalle religioni alle dinastie di banchieri ai genitori ai figli ), mi coglie il terribile, sublime dubbio, che tutto tragga, appunto, energia, da un rapporto dello stesso tipo, che ogni essere umano patisce al proprio, mi si consenta, “interno”. Il resto, abbastanza verosimilmente, è un complesso e articolato sistema di “proiezione”. Un brutto, orrendo film, che si svolge ad ogni istante nell’anima dell’individuo, prende collettivamente corpo esteriormente. E’ quella che incautamente, definiamo “realtà” obiettiva. Un sogno, un brutto in questo caso sogno, condiviso da tutti. Ma il problema, parte da dentro. E perciò, è un’illusione pensare di poterne modificare la trama, lavorando esclusivamente sull’ “esterno”…. Solo qualche spunto, per una meditazione squisitamente privata. Ma cosa accade, se quando ogni essere umano REAGISCE interiormente, pensando di difendere se stesso, sta in realtà difendendo il peggiore nemico che possa trovare sulla faccia della terra, mascherato da amico, da sosia, da se stesso?? Non sarà appunto, questo vincolo e labirinto reattivo, il peggiore degli ostacoli “senzienti”, alla realizzazione di un’identità sana, indipendente, e autenticamente PERSONALE? E quanto e come potrebbe trasformarsi, in tale caso, il mondo, in un autentico paradiso terrestre, se l’essere umano imparasse a trasformare il proprio mondo interiore, da una struttura puramente reattiva controllata dalla paura, a una forza creativa, divina,  della natura, guidata dalla luce del proprio AMORE? Nutrire il mostro… Anche perché, se proprio devo dirla tutta, da sempre covo il sospetto che tutti i micro e macro traumi, a cui siamo quotidianamente sottoposti da burattinai e “compagnia bella”; tutte le frammentazioni progressive della personalità, tutte le sacche di resistenza e le capsule di autismo, che la persona media si procura e incrementa, semplicemente alzandosi la mattina, e venendo a contatto con quel posto orribile, che la nostra società è purtroppo ma non per in caso diventata, non siano primariamente finalizzate a creare dolore psichico e sofferenza emozionale. Mi viene il forte dubbio, che sia piuttosto proprio l’ego, sia esso una dimensione originale della coscienza, o piuttosto una istallazione aliena o quant’altro, che si vuole in tal modo rafforzare. Qualcuno, a mio avviso, ci mette da sempre un grande impegno, letteralmente a fornre nutrimento alle nostre paure, affinché ogni uomo continui a nutrire e proteggere, al proprio interno e per reazione, quello che probabilmente è il forte inghippo nella storia evolutiva di questo pieneta...Non so le se cose stiano propriamente a questo modo: Quello che so per certo, è che quando qualcosa vibra in me in un certo modo, produce in me un certo tipo di risonanza,  e  una certa inconfondibile emozione, questo “qualcosa” invariabilmente risulta poi possedere una porzione di verità nuda e cruda. Nutrire il mostro…  Un abbraccio controcorrente David The Hurrican Di Bella

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