Nuvole di latte su tegole valdostane con pere e cioccolato

Per gli amanti di pere e cioccolato: eccovi un dolce da mangiare anche in estate, grazie all’abbinamento con una spuma fresca, fatta di ricotta e latte condensato, e con le tegole valdostane, croccanti e leggere.

Preparazione:
Cominciamo dalle tegole: montate gli albumi e unite le due farine e lo zucchero, finché non avrete ottenuto un composto liscio e omogeneo. Distribuitelo quindi su una placca foderata con carta da forno, formando dei dischi di circa 7 cm. Infornate quindi per 5-8 minuti a 170°. Sfornate. La ricetta originale prevede che le tegole vengano lasciate raffreddare su un matterello, così da conferire loro la caratteristica forma arcuata. In questo caso lasciatele invece sulla placca da forno, così che risultino perfettamente piatte.

Passiamo ora alla spuma: lasciate in ammollo i fogli di gelatina in acqua fredda per 10 minuti. Nel frattempo passate alla frusta elettrica la ricotta a cui avrete unito pian piano il latte condensato (solitamente al latte condensato comprato al supermercato è già stata aggiunta una porzione di zucchero, in caso contrario aggiungetelo voi). Recuperate ora la gelatina, strizzatela bene e lasciatela sciogliere in un pentolino a fiamma molto bassa, quindi unite alla ricotta. Trasferire tutto in frigorifero e lasciar solidificare per almeno un paio d’ore. Procediamo ora con le pere: lasciate scaldare il miele in una casseruola, quindi unite le pere e lasciate cuocere a fiamma viva, finchè non risulteranno ben caramellate. Lasciate quindi raffreddare. Possiamo quindi montare il nostro dolce: appoggiate sul piatto la prima tegola, con la faccia più piatta rivolta verso l’alto (quella che durante la cottura era a contatto con la carta da forno). Con l’aiuto di una sac a poche distribuitevi un po’ di spuma, quindi appoggiate un’altra tegola e ripetete l’operazione. Completate il terzo strato con sl spuma di latte, quindi guarnite con le pere caramellate e le scaglie di cioccolato. Lasciate in frigorifero fino al momento di servirlo.