NYFW, prima parte

Le sfilate della NYFW che mi hanno colpita (in positivo o in negativo) sono state una quindicina quindi ho deciso di dividere il post principale in due giornate in modo che risultasse più leggibile e meno faticoso da seguire.
Ok, inizio in ordine assolutamente randomico...
3.1 Phillip LimLim sceglie la pelle e il jersey per creare abiti strutturati e dalle linee pulite declinati in tonalità pastello. Un'ottima scelta e soprattutto una boccata d'aria fresca se si dà un'occhiata alle altre passerelle dove il color block la fa ancora da sovrano e sembra intenzionato a non abbandonare il campo nemmeno per il prossimo anno.
Alexander Wang(collage by Columbine.freshnet.se)
Athletic chic? No grazie. La collezione di Wang, tutta improntata su capi estremamente sportivi ispirati al mondo del motocross e della bmx non mi piace per nulla.
Tessuti a rete (ancora? che noia!), pantaloni cargo in nylon (il male!) e scarpe a punta dal richiamo anni '90 per una collezione che vedrei bene solo sulla sporty-spice.
Jason Wu Silhouttes anni '40, stampe realizzante in collaborazione con l'artista Kaws e collettini luccicanti che ricordano un po' quelli di Miu Miu della scorsa stagione. La collezione nel complesso è una delle mie preferite nonostante un'unica (ma enorme) nota negativa rappresentata dalle 'gonne da strega', quelle brutte gonne asimmetriche che speravamo fossero ormai unico appannaggio delle bancarelle del mercato vengono riproposte da Wu in diverse varianti. Dai Jason, lo sai anche tu che nel 2011 ormai non piacciono più a nessuno, la prossima volta magari eliminale, eh?
Cushnie et OchsTagli geometrici, pochi colori (bianco, nero, bejge, rosa, giallo) e inserti metallici che rendono ancora più 'futuristi' gli abiti realizzati da Carly Cushnie e Michelle Ochs.
Il look più bello secondo me è quello che indossa la terza modella del collage.
Total white (di cui si sente l'esigenza dopo tutto l'arancione delle passerelle e soprattutto dopo gli improbabili tentativi di color block dell'estate appena passata), giacca semirigida e soprattutto una classica camicia bianca resa particolare dal taglio del pannello frontale (non dovrebbe essere difficile realizzare una cosa del genere se si seguono le cuciture che ci sono di solito sulle camicie di jeans... urge DIY!)
Altuzarra
Altra collezione che non mi convince troppo. Accanto ad alcuni capi carini e abbastanza classici, Joseph Altuzarra propone abiti dal richiamo sportivo (evidentemente uno dei punti focali della NYFW a giudicare da Alexander Wang, Rag & Bone, Altuzarra etc.) e dalle stampe eccessive.La stampa hawaiana può star bene (al massimo) sulla giacchina aperta della quarta modella ma su tutto il resto è decisamente di troppo. Poi va beh, io abolirei dal mondo intero i pantaloni con le striscette laterali ma è evidente che nessuno vuole ascoltare il mio grido disperato.
Adam
Per concludere in bellezza ecco la mia sfilata preferita (parimerito con quella di Tibi, per la verità).Abiti tinta unita o stampati a maxi fiori proprio come piace a me (e alle nonne di tutto il mondo), tessuti morbidi, camicette trasparenti con i profili a contrasto e giacche in pelle con solo le maniche a fiorelloni: ADORO!
E a voi cosa è piaciuto di questa NYFW e cosa avete odiato? Sarei curiosa di leggere un po' dei vostri pareri :)