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Obama - Ronney il futuro degli Stati Uniti e dell'esplorazione spaziale si sta decidendo in queste ore

Creato il 06 novembre 2012 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

Obama Ronney

Anche se la corsa alla Casa Bianca non è un argomento trattato dal nostro blog, oggi 6 novembre, il lungo dibattito politico tra Obama e Romney arriverà al termine: è il giorno in cui gli americani decideranno il loro futuro dei prossimi 4 anni e quello dell'esplorazione spaziale.

Il candidato repubblicano Mitt Romney ha rivelato solo qualche dettaglio del suo piano scientifico e sembra che non intenda modificare di molto la linea seguita dall'attuale amministrazione Barack Obama.

Nel 2010 Obama ha spronato la NASA ad inviare astronauti su un asteroide entro il 2025 e su Marte entro il 2030.
Per raggiungere questi obiettivi, l'Agenzia Americana sta sviluppando Orion, il veicolo spaziale che fa parte del programma Costellation e che trasporterà astronauti per la prima volta nel 2021.

Obama ha anche incoraggiato la NASA a lasciare le attività nella low Earth orbit (LEO) alle industrie private e da poco abbiamo avuto occasione di assistere alla prima storica missione della capsula Dragon della SpaceX.

Il team di Romney, invece, ha pubblicato un documento a fine settembre: 8 pagine in cui il candidato repubblicano si impegna a far rimanere gli Stati Uniti il leader mondiale nell'esplorazione e nella ricerca spaziale. Romney svilupperà un programma dettagliato in seguito, insieme alle parti interessate: la NASA, l'Air Force, le principali Università e le compagnie private.
Al momento, quindi, non si hanno molti dettagli in merito ma la sua squadra rende noto che non sono previsti grossi cambiamenti e si continuerà a favorire lo sviluppo delle industrie private del settore.

Probabilmente però il bilancio previsto per la NASA per l'anno 2013, 17,7 miliardi di dollari, non sarebbe confermato dall'amministrazione Romney, il documento infatti recita:
"La forza e il successo della NASA non hanno bisogno di più finanziamenti ma di priorità chiare".

Molti sottolineano che considerati i debiti della nazione, è comunque improbabile che i fondi stanziati da un eventuale governo Obama, aumentino nei prossimi anni. Di conseguenza, le attività dell'Agenzia Spaziale saranno comunque limitate e non importerà più di tanto chi vincerà queste elezioni.

Tutto questo però non significa che il programma spaziale americano sarà identico sotto Romney o sotto Obama: Obama ad esempio, è sicuramente più propenso alla ricerca e all'attività scientifica, soprattutto per quanto riguarda l'osservazione e lo studio della nostra Terra. Cambiamenti climatici, riscaldamento globale, argomenti senza dubbio molto sentiti.

Romney, invece, potrebbe proporre nuovamente alla NASA un ritorno alla Luna, riprendendo il programma del presidente Bush.
Se così fosse, tale cambiamento non potrà essere eccessivamente discordante con quanto portato avanti finora: la NASA stessa, ancora sotto l'amministrazione Obama, ha pensato ad una missione sulla Luna con equipaggio, con la capsula Orion.

E' chiaro che il programma politico di un uomo che guiderà uno stato complesso e importate come gli Stati Uniti dovrà tener conto di quelle priorità che non possono essere messe in discussione ma noi non tifiano né per l'uno né per l'altro, tifiamo per la scienza. Nonostante le difficoltà economiche dei popoli e degli Stati, speriamo venga favorita la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'esplorazione con intelligente coerenza. Com'è è di rito... che vinca il migliore!


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