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Obama sarà il mio testimone di nozze

Da Danielevecchiotti @danivecchiotti

Obama sarà il mio testimone di nozzeQuelli che, solo per il fatto di avere un profilo Facebook, amano commentare e cercare di mettersi in mostra facendo sempre i bastian contrari possono continuare a insistere sul fatto che si tratti solo di una mossa astuta da campagna elettorale, ma la dichiarazione di ieri con la quale Barak Obama si è detto favorevole ai matrimoni tra persone dello stesso sesso ha un’importanza storica a mio modo di vedere maggiore di quella che ebbe l’allunaggio del 1969, o la caduta del Muro di Berlino.

Certo… io parlo da soggetto interessato in prima persona alla questione, ma penso che questo nuovo corso della politica, e le bellissime parole che Obama ha utilizzato per riassumerlo e renderlo ufficiale, rappresentino uno stravolgimento sociale che ha davvero pochi eguali nella storia recente dell’umanità, paragonabili forse solo alla fine dell’apartheid.

C’è da immaginare che il cammino sia ancora arduo, negli USA piena di repubblicani come nell’Italia affollata (ma un po’ meno, recentemente) di moderati, ma il cammino è ufficialmente intrapreso, a tutti gli effetti, e viene da pensare che sarà difficile arrestarlo.
Il racconto che Obama fa dei dialoghi con le sue figlie le quali non vedono nessuna differenza tra amichetti che hanno genitori etero e amichetti provenienti da famiglie omo – spontaneo o sceneggiato che sia – è la più esatta e oggettiva fotografia di un mondo già cambiato.

Bisogna solo continuare ad insistere, crederci sempre, come esorta a fare Shane Bitney Crone da un video cliccatissimo su Youtube (sceneggiato forse anch’esso, ma in fondo quello della docufiction è il vero linguaggio comune del nostro tempo) e ripubblicato ieri in home page da Repubblica.it.

Ricordo quando, nei giorni del mio coming out ventenne, i miei genitori – comprensibilmente imbevuti di sovrastrutture antiche – mi dissero di essere preoccupati per il mio futuro perché avrei avuto davanti “una vita più difficile”. Risposi che la mia sensazione era diversa: non sarebbe stato così, che molte cose stavano cambiando rapidamente. E certo avevo più ragione io di loro: ieri Obama me l’ha confermato.

Poi ci sarà del vero anche nella polemica a tutti i costi di chi dice che la dichiarazione del Presidente Americano è solo una mossa da campagna elettorale, ma in tal caso – commento io – ben vengano determinate strategie acchiappa voto che, pur nel loro intento egoistico, possono far crescere il mondo.
Non so voi.. ma malabituati come siamo, io francamente io me lo augurerei di vedere Alfano, Maroni o Bersani far fronte all’innegabile crisi dei loro partiti e andare alla bieca ricerca di contenti mettendo all’interno dei loro comizi qualche bella parole pro-matrimoni gay. Opportunismo per opportunismo, chissà che questa volta, anziché la solita cricca di eletti, di una strategia di consenso studiata a tavolino non si possa poi beneficiare tutti.


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