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Obesità infantile: quali soluzioni?

Da Susanna Murray

Obesità infantile: quali soluzioni?
Tanti genitori vorrebbero poter evitare disagi o sofferenze ai propri figli.
Notizie tragiche dalla tv, una caduta dalla bicicletta, la prima delusione amorosa o una lite tra mamma e papà.
Eppure forse non tutti si rendono conto come alcuni disturbi dell'alimentazione, come l'obesità infantile, possa essere un fenomeno che vada seguito e valutato, perché causa nei bambini problemi non solo di ordine
fisico, ma soprattutto può avere radici psicologiche ed essere il segnale che qualcosa non va e il bambino va ascoltato.
Dai dati di una ricerca promossa dal Ministero della Salute in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nel nostro Paese il 24% dei ragazzi tra i 6 e i 17 anni è in sovrappeso: un fenomeno che sembra interessare maggiormente i più piccoli e geograficamente aumenta nell'Italia meridionale ( dati da http://www.epicentro.iss.it/okkioallasalute/).
La crescita del bambino è articolata in diverse fasi e si attua contemporaneamente su più piani: fisico, psicologico, sociale, cognitivo e affettivo.
E' importante tenere in considerazione che l'obesità infantile può innescare disagio su più fronti, perciò è necessario che i genitori siano consapevoli dei principali effetti dell'obesità infantile:
•Bassa autostima
•Depressione
•Aumento del rischio di diabete
•Aumento del rischio di ipertensione
•Problemi con le ossa e le articolazioni
•Disturbi del sonno
I bambini obesi non solo affrontano problemi di salute fisica e psicologica, ma possono subire anche difficoltà nelle relazioni all'esterno della famiglia, a scuola.
Per tutti questi motivi non è sufficiente mettere a dieta i bambini, ma bisogna affrontare il problema dell'obesità infantile in modo completo, per comprendere quali sono i meccanismi che portano il bambino a mangiare tanto e male  e a seguire un'alimentazione scorretta, cercando di riflettere a che tipo di educazione alimentare si sta portando avanti in famiglia.
Qual è la causa dell'obesità infantile?
Non c'è un'unica causa per l'obesità - sia negli adulti che nei bambini.
Piuttosto è un insieme di condizioni.
Scopriamo le principali cause dell'obesità infantile:
  • I figli di genitori obesi / sovrappeso hanno un rischio maggiore di obesità: questo da adito ad una serie di interpretazioni dei dati. Da una parte possiamo pensare ad una predisposizione genetica, tuttavia sappiamo che avere una predisposizione spesso non è sufficiente affinché si sviluppi un problema di salute. E' probabile, quindi, che una situazione ambientale in cui il cibo acquista un certo valore (consolatorio, premio, unico oggetto di scambio nelle relazioni, scarsa educazione all'alimentazione ) possa incentivare una predisposizione già presente allo sviluppo dell'obesità infantile.
  • L'alimentazione odierna e i tempi ridotti per la preparazione e il consumo dei pasti, incentiva il consumo di cibi "spazzatura" grassi e preconfezionati.I bambini non hanno mezzi per valutare autonomamente cosa è sano o meno, quindi sta agli adulti a educarli al cibo e al piacere di mangiare in modo sano e soprattutto vario. L'era digitale conduce i bambini a dedicare molte ore ad attività al chiuso e sedentarie (tv, pc, videogiochi ) e questo non solo è un elemento a favore dell'obesità infantile, ma è dannoso per lo sviluppo psico-motorio dei bambini.Come psicologa che lavora anche con laboratori di movimento, collaborando con le scuole, spesso confrontandomi con gli insegnati di ginnastica, tutti lamentano le stesse cose: i bambini di oggi non sanno correre, non sanno fare una capriola e presentano, almeno in 1/3 dei casi, un vero e proprio ritardo dello sviluppo motorio e di conseguenza posso dire che si traduce anche in un ritardo cognitivo (sapersi muovere nello spazio, riconoscere le parti del proprio corpo, saper coordinare il movimento, ecc.)  
  • Anche la scuola ha però le sue responsabilità, purtroppo i piani educativi e didattici non sono ancora in grado di garantire un percorso scolastico con un numero sufficiente di ore dedicate a sperimentare il corpo e il completo sviluppo psico-motorio. Molte attività scolastiche sono ancora, soprattutto per i più piccoli, svolte in massima parte seduti sui banchi in classe.

La buona notizia è che la maggior parte delle cause di obesità possono essere migliorate. 
Quali sono le strade per aiutare il bambino a vivere un rapporto sano con il cibo e soprattutto con il proprio corpo?

Cambiare l'alimentazione del bambino e aumentare l'esercizio fisico significa cambiare anche il proprio stile di vita.
Gli adulti sono responsabili di ciò che il bambino mangia e delle attività extra-scolastiche.
Inoltre non dimentichiamo che i bambini ci guardano: non ha senso comportarsi come ho visto fare ad una giovane madre in forte sovrappeso, che mangiava nervosamente un sacchetto di caramelle come fossero noccioline, lasciando al figlio più piccolo e normopeso,il permesso di mangiarne, una ogni tanto e gridando contro il figlio maggiore ( che piagnucolava per le caramelle ) in sovrappeso pure lui, che era a dieta e non poteva mangiarle!
Dobbiamo dare il buon esempio e non solo a parole o sforzandoci: dobbiamo davvero pensare al nostro cambiamento, al voler stare meglio innanzitutto per noi stessi.
E'importante fare una visita dal medico e scoprire attraverso le tabelle del peso per i bambini se è necessaria la visita da uno specialista dell'alimentazione, valutando anche l'indice di massa corporea.
In seguito richiedere la possibilità di un sostegno alla genitorialità e al bambino per le problematiche alimentari ad uno psicologo che si occupa di alimentazione e disturbi alimentari. In questo modo è possibile fare colloqui di informazione e sostegno per comprendere quali modalità legate al cibo e all'educazione alimentare vadano modificati e come aiutare il bambino ad adattarsi alle nuove regole.
Vi lascio con qualche buona regola da sperimentare:
•Non mantenere il cibo spazzatura in casa., non lo mangerete neanche voi :)
•Eliminare bibite e altre bevande zuccherate
•Pianificare  pasti sani e mangiare tutti in insieme
•Se si mangia fuori casa molto spesso considerate le scelte salutari a tavola da poter attuare (ovviamente a pranzo non è sano mangiare solo cibi grassi, ma neanche  farsi bastare un'insalata di lattuga , impariamo a gustare tutti i cibi in modo adeguato)
•Non preoccupatevi se il bambino rifiuta il cambiamento: ci vuole tempo per cambiare il modo in cui mangiamo. Bisogna essere pazienti e non scoraggiarsi
•Non utilizzare il cibo come premio per una buona condotta
•Non controllare la quantità di cibo che il bambino mangia. Dopo aver servito alimenti sani, lasciate sia lui a decidere quanto mangerà
Le diete strette non è detto siano sempre necessarie con i bambini più piccoli, magari promuovere un differente utilizzo del tempo libero con una passeggiata con il cane, giocando nel parco, facendosi coinvolgere ovviamente.
Oppure scoprite a quale sport è interessato il bambino e incoraggiatelo a partecipare ad un corso o a un'attività ludica e socializzante.
Per informazioni andate su Servizi disturbi alimentari infantili

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