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OCCHI UBRIACHI ovvero MIRO' e MCCURRY

Da Vale
Durante una pausa delle nostre malate vacanze, siamo stati a Genova. La meravigliosa, fredda, romantica, ventosa, invernale Genova.
Siamo andati a vedere due mostre:
OCCHI UBRIACHI ovvero MIRO' e MCCURRY
Mirò mi si è appiccicato agli occhi. Non avevo mai visto i suoi lavori dal vivo.  Noi e i bambini con alle orecchie la guida, ascoltavamo direttamente le parole dell'artista. I bambini si sono rifiutati la guida per loro, hanno scelto quella degli adulti, più ricca, contornata di foto e filmati. Beate audioguide. Io amo di Mirò l'uso del colore, quei neri netti, solidi, forti. E poi le figure fluttuanti, le presenze vive che si formano nei suoi quadri.  E poi di lui mi piace la passione che traborda, il fatto che abbia lavorato fino a tardissima età. Mi piace il simbolismo: l'occhio, la stella, gli uccelli. Simboli che mi corrispondono. La cosa che poi mi ha incuriosito è stata come i bambini abbiamo letto in modo differente quello che hanno visto. Per l'Uno, bambino tutta testa, astrattismo puro, che vive nel suo mondo, le opere di Mirò erano non straordinarie o insolite, a lui sono piaciuto, come poteva piacergli Caravaggio. Il Due invece, che attende, riflette, tentenna, che prima ascolta le parole degli altri prima di esprimere la propria opinione, due-tre giorni dopo la visita, mi si avvicina e mi chiede: "Ma mamma io penso che se uno disegna una cosa, deve disegnare una cosa che esiste. Mirò non disegnava cose che esistono!". Lui è il nostro realista, molto attento agli eventi, a ciò che accade, concreto, risolutivo. Per usare delle metafore cinematografiche: l'Uno è Bunuel, il Due Rossellini. E il Tre? Pensate che dall'alto dei suoi due anni e mezzo si esimesse dall'esprimere la propria opinione? No: "Mamma, oggi siamo stati a vedere i mostri nei quadri. Erano bellissimi!". I mostri nei quadri. Pensò che Mirò avrebbe apprezzato. Qui tutto sulla mostra. E qui un ottimo libro per bambini su Mirò da vedere e da sentire.
Concluso questo giro ci siamo spostati da McCurry.
E' un fotografo. E' l'autore di questa famosissima foto:
OCCHI UBRIACHI ovvero MIRO' e MCCURRY
E' carrellata di ritratti. Di fatto è una mostra sugli sguardi e dunque sugli occhi, che sono quasi un'ossessione che accomuna lui e Mirò. L'allestimento è semplice ma davvero d'impatto. La stanza delle guerre è tremenda. Non ci sono immagini truculente per il corpo, ci sono immagini terrificanti per l'anima. I bambini naturalmente si sono soffermati molto in questa stanza e non capivano se fotografava cose vere, tanto lontane erano dalla loro vita reale: "Ma quel fucile che ha in mano quel bambino è vero?"
Qui tutto sulla mostra. Qui un ottimo video su McCurry (sottotitolato in italiano).


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