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Occhio agli alieni, dice Stephen Hawking

Creato il 26 aprile 2010 da Zonwu
Occhio agli alieni, dice Stephen HawkingDevo ammettere che la possibilità di trovare forme di vita extraterrestri mi elettrizza molto, e che sono impaziente di vedere quando e come scopriremo la prima. Ma secondo Stephen Hawking occorre stare attenti: forse stiamo cercando guai che non possiamo gestire.
Secondo Hawking, gli alieni esistono, ed è solo questione di tempo prima che ce ne rendiamo conto. Ed è ovvio che, se fossero intelligenti ed in grado di comunicare, il genere umano cercherà di parlare con loro, di far sentire la propria presenza. Non è il massimo essere i soli abitanti della nostra galassia, ed avere un "vicino" extraterrestre potrebbe aprire una nuova era per l'umanità. Ma attenzione: non è detto che questa nuova era sarà tutto rose e fiori, c'è il rischio di crearsi qualche problema non indifferente.
Hawking sostiene che, forse, la nostra ricerca di un contatto potrebbe essere controproducente. La vita aliena di certo esiste in altre parti dell'universo, non solo su pianeti, ma anche nello spazio interplanetario, o su corpi celesti che ora consideriamo improbabili per ospitare la vita.
Anche solo statisticamente parlando, di sicuro c'è qualcun altro oltre a noi. "Per il mio cervello matematico, il solo numero rende il pensiero di vita extraterrestre perfettamente razionale. La vera sfida è capire cosa siano questi alieni" sostiene Hawking.
Dal 1995 infatti abbiamo scoperto oltre 450 esopianeti, che benchè siano troppo diversi dalla Terra per poter dare alla luce forme di vita simili alle nostre, possono ospitare qualcosa di differente, come alcune forme di estremofili adattatisi a vivere in ambienti decisamente diversi dalla Terra. Ed il progresso nelle strumentazioni utilizzate in astrofisica consentiranno di scoprire a breve i primi pianeti Earth-like, accendendo nuovi interrogativi ed una nuova corsa verso la determinazione dell'abitabilità di questi corpi rocciosi extrasolari.
Sebbene molte specie possano essere microscopiche, e costituire un rischio relativo per il genere umano (anche se, a mio parere, non bisogna MAI sottovalutare un organismo microscopico), il problema sorgerebbe nel caso in cui una civiltà extraterrestre evoluta dovesse pensarla diversamente da noi, e rappresentare potenzialmente un rischio per il genere umano.
Chi ci dice infatti che il loro concetto di bene e di male sia simile al nostro? Chi ci dice che abbiano strutture sociali simili alle nostre? E soprattutto, dando uno sguardo alla nostra civiltà, non c'è nulla che ci possa far pensare che siano esclusivamente buoni. Anzi, semmai il contrario.
Gli alieni, secondo Hawking, potrebbero semplicemente fare un raid sulla Terra, ridurla in ginocchio ed andarsene. "Dobbiamo solo guardare la nostra storia per vedere come la vita intelligente possa svilupparsi in qualcosa che non vogliamo incontrare. Immagino che possano vivere su navi enormi, se hanno esaurito le risorse del loro pianeta natale. Questi alieni così avanzati potrebbero essere diventati nomadi, cercando pianeti da conquistare e colonizzare".
Tentare di parlare con loro quindi potrebbe essere "un po' troppo rischioso". Se gli alieni ci hanno mai visitato, penso che possa essere stato come quando Cristoforo Colombo è sbarcato per primo in America. Il che non si è dimostrata una cosa buona per i nativi americani".
"Sospetto che possa esserci vita ed intelligenza nello spazio in forme che non possiamo immaginare" dice Hawking. "Come uno scimpanzè non può capire la teoria dei quanti, potrebbero esserci altri aspetti della realtà che sono oltre le capacità del nostro cervello".
Don’t talk to aliens, warns Stephen Hawking

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