Occorre rizzare le antenne.

ADOLESCENZA BRUCIATA

E' la generazione degli anni zero. Ragazzini che si confrontano sempre prima con i disagi degli adulti. Da un lato l'alcol, un problema per 400 mila minori. Dall'altro internet che li espone a nuovi pericoli: sono in molti a rischiare di cadere nelle rete della pedopornografia
http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2012/03/26/news/ascoltateli_cercate_di_capire_il_loro_mondo_solo_cos_potrete_essere_autorevoli_con_loro-32205145/?inchiesta=%2Fit%2Frepu

Parla lo psicoterapeuta Gustavo Pietropolli Charmet. "La responsabilità di questi comportamenti non va cercata solo nella famiglia. Per gli adolescenti gli esempi vengono più dai gruppi sociali (amici, scuola) in cui vivono. I genitori devono sapere, essere competenti per poter intervenire"

Senza essere uno psicoterapeuta, ho intuito che lo scarto generazionale tra genitori che ,oggi come oggi, hanno figli adolescenti e i figli medesimi, è enorme. sembra quasi che queste madri e questi padri, cresciuti agli albori di quest'era tecnologica. Sembra quasi che abbiano un timore reverenziale nei confronti dei loro  mostriciattoli ormai adusi ad ogni diavoleria informatica .Probabilmente li reputano più maturi di quanto non siano.Dal canto loro gli adolescenti si sentono forse più controllati e 'spiati'  e, forse inconsciamente, privati di   una propria privacy. So di alcune coetanee di mia nipote Martina (14), le cui madri le accompagnano alle discoteche pomeridiane, e di alcuni genitori che permettono le uscite serali al venerdì o al sabato sera.Personalmente, sono totalmente contraria a concedere le chiavi di casa a questa età. So che per i maschi si chiude 'ancora' un occhio e non approvo neanche questo.. Certo bisogna prendersi cura di questi boccioli, parlare con loro       -giusto come si dovrebbe fare anche con le piante-   di TUTTO, e accompagnarli ove desiderino andare, e ricevere a casa gli amici, e organizzare qualche gita o visita ad un Museo,  perchè interessarli a qualcosa è, secondo me, basilare.So che è più facile a dirsi che a farsi, soprattutto per quei genitori che lavorano, ma si può anche delegare qualcuno di fiducia o scambiare con amici queste incombenze, a turno.Sono stata molto severa con mia figlia , ma non l'ho mai sfiorata  e  a volte bastava un'occhiata per farla desistere da richieste inopportune;  di tanto in tanto mi assalgono gli scrupoli, ma son convinta che agirei nello stesso modo visti i risultati e il bene che mi vuole.