Magazine Società

Odio, xenofobia e sessismo: l’esempio del Vademecum del Comune di Roma

Creato il 28 luglio 2011 da Kappazeta

Ieri scrivevo che ci sono alcuni temi su cui tenere alta l’attenzione, mettendo insieme alcuni link a riflessioni importanti, a partire dalle strage di Utoya compiuta da Breivik. Temi che sono strettamente correlati: odio, xenofobia e sessismo viaggiano sempre insieme.

Una ulteriore dimostrazione arriva dal Vademecum per la tua sicurezza promosso dal Comune di Roma teoricamente con l’obiettivo di informare e prevenire la violenza sulle donne. Teoricamente, perché:

In primo luogo, merita un’attenta riflessione la costruzione del “nemico” che viene veicolata dall’opuscolo. Chi è il possibile violento, quello che fa sentire insicuri, secondo il vademecum del Comune di Roma? Ovviamente, l’estraneo: il turista, l’immigrato, ma anche il manifestante (?). Ovvero colui che è percepito come esterno alla comunità, colui che viene “da fuori”. È questo il brodo culturale in cui si sviluppano deliri come quelli che hanno subito accusato gli islamici degli attentati di Oslo o che, poi, identificano Brevik come un “folle”: il male deve venire “da fuori”, non è pensabile dentro la comunità. Una sguardo ai dati statistici sulla violenza sulle donne, però, dimostra che solo l’1% di esse è perpetrata da estranei, mentre l’80% da partner o da ex-partner e il restante 19% da conoscenti, amici e familiari (leggi). La scelta di fare un opuscolo sui pericoli che una donna può trovare fuori casa, presso persone che non conosce, quindi, non può che essere una scelta politica.

Il resto della riflessione è disponibile su Militant. In rete se ne sta parlando parecchio.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :