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Of flesh and blood and pain and sorrow

Da Ignominia
 OF FLESH AND BLOOD AND PAIN AND SORROW
un paio di cosine. 
prima andate a leggere il blog di Mr Tamburine che ha commentato il post precedente. Il ragazzo sa scrivere - e bene. Lo trovate a CICLOFRENIA tramite lui ho scoperto anche MELEMARCE che è un'altro aggregatore o rivista internet da esplorare. Non so se l'ho già detto che seguo anche Zenzero che vale la pena leggere con regolarità. Se potessi fargli un osservazione... naaa se la vuole glie la dico per email...
Dunque, ho passato la più lunga e brutta notte della mia vita venerdì. L'unica cosa a cui poterla paragonare è quella di un parto, senza la gioia finale. Sempre lei la sinusite ai denti, esacerbata da chissà cosa: influenza, spray nasale della sera prima, i pilloloni di Antibiotico e di Cortisone, chi lo sa? So solo che appena è andato giù il sole il dolore ha iniziato a piantarmi il punteruolo nella mascella e a girarlo, di qua e di là, scalzando i denti, la lingua e cercando di raggiungere il cervello dietro lo zigomo. Ho buttato giù due Brufen - niente. Alle 9.00 ne ho buttati giù 3 - niente. Mi sono attaccata alla bottiglia. Di acqua. Perché era l'unica cosa che mi dava sollievo temporaneo. Ho provato con il ghiaccio, dentro la bocca, fuori sul viso, niente solo se bevevo acqua - allora  è vero che l'acqua è un anestetico naturale! A letto a mezzanotte ho iniziato questo giochetto.
Attacco di dolore, allungo il braccio verso terra e a tentoni trovo la bottiglia, la porto su e cercando di non versare niente trovo nel buio la bocca, inghiotto avida, ahhhh sollievo... metto giù la bottiglia mi ricompongo comoda e penso, vediamo quanto tempo ho, poco dopo Attacco di dolore, allungo il braccio verso terra e a tentoni trovo la bottiglia, la porto su e cercando di non versare niente trovo nel buio la bocca, inghiotto avida, ahhhh sollievo... metto giù la bottiglia mi ricompongo comoda e penso vediamo quanto tempo ho, poco dopo Attacco di dolore.. e via così. 
Ogni tanto il viaggio in bagno per vuotami la vescica.  La prima occhiata all'orologio mi ha stupito che fossero le 2:45, il tempo passava più veloce di quello che pensassi. Ma tedioso lo stesso. Alle 3.00 ho trovato una bustina di Nimesulide scaduta che mi avevano dato... ingollo dopo essermi assicurata che non avesse controindicazioni con gli altri medicinali. Niente, vado avanti con il giochetto, Attacco di dolore, allungo il braccio verso terra... 3:45 magari se andassi al pronto soccorso.... ma questo vuol dire svegliare S che dorme, che si preoccupa, aspettiamo ancora un po'  Attacco di dolore, allungo il braccio verso terra e a tentoni ... magari domani provo a chiamare il dottore anche se lo studio è chiuso di Sabato... Attacco di dolore, allungo il braccio verso terra e a tentoni ... non riesco a pensare ad altro che al dolore che di sicuro torna, puoi starci certo che torna  ma questa sicurezza non deve aiutare un granché, cerco di distrarmi, penso al film visto, Attacco di dolore, allungo il braccio verso terra e a tentoni ... e se questo fosse oramai diventato cronicoAttacco di dolore, allungo il braccio verso terra e a tentoni ... Ma se riuscissi ad uscire con la macchina dal garage senza svegliare S. forse al pronto soccorso mi fanno un punturone di novocaina in faccia, ZAP proprio sotto lo zigomo un male di sicuro ma poi si addormenta tutto... haaa che bellooo sarebbe, dormire, finalm... Attacco di dolore, allungo il braccio verso terra e a tentoni ... sono le 4:20. Ogni tanto per cambiare provo a resistere al dolore, me lo tengo più a lungo, lo sfido. Quello cresce e sale su per l'occhio dentro al cranio, e alzo il braccio per difendermi, no no, via, metto il braccio sulla faccia per proteggermi, no, basta, basta, non è possibile ce ne sia di più, prego no, no... e sconfitta allungo il braccio verso terra e a tentoni ... Pipì e Water Tour e poi di nuovo a letto, mi giro dall'altra parte anche se è più difficile prendere la bottiglia in questo modo ma magari riesco ad assopirmi chissà?  Attacco di dolore, mi giro nel letto allungo il braccio verso terra e a tentoni trovo la bottiglia, la porto su e cercando di non versare niente trovo nel buio la bocca, inghiotto avida, ahhhh sollievo, metto giù la bottiglia mi rigiro e cerco di assopirmi  cercando di non pensare quanto tempo ho, e si riparte, altro giro altra corsa questa volta nell'altro senso per variare ... ora però ogni volta che ritorno nella posizione fetale sono più stanca, e la prossima volta che guardo l'orologio sono le 5.45, il sole si sta avvicinando all'orizzonte e con lui la fine della notte e forse quest'agonia. E poi mi sveglio alle 6:45 realizzando che ho dormito. Non ho bevuto non ho patito ma ho dormito. Sono sveglia e lucida, non lo sveglio nervoso di prima per via del dolore e dell'incapacità di mollare. Chissà se riesco a dormire un pochino di più. Pipì Tour (mi sono fatta 6 bottiglie di acqua dalle 12:00 in poi, ma chi conta? Se non altro mi sono disintossicata dei troiai medicinali ingollati per nulla) ...e riesco incredibilmente a rovesciare la poca acqua rimasta nella bottiglia sul parquet che asciugo con i calzini in qualche modo, con un sorriso sardonico in faccia perché sapevo benissimo che era lì la bottiglia, e non l'ho rovesciata le 897 volte almeno che l'ho presa in mano durante la notte ma ora che l'incubo pare finito ecco che bastarda sorte me l'ha dovuta far rovesciare in qualche modo...sgruntMi riaddormento dopo aver detto a S. che mi lasci morire ora perché non sono morta per tutta la notte.... e dormo fino alle 9.00
Poi andiamo al pronto soccorso dove mi rallegro non essere andata durante la notte perché non avrebbero fatto nulla come non fanno ora, mi mandano invece a trovare il medico di guardia perché mi scriva la ricetta per un antidolorifico. Trovo la dottoressa, in una stanzina del vecchio ospedale, un bugigattolo con tanto di letto militare con coperta, e televisione accesa. Non c'è spazio che sul letto per scrivere la ricetta e la dottoressa è più squallido della stanza. E' vestita con una pelliccetta di ratto con la scabbia, i lunghi ciuffi di pelo accioccati come i suoi capelli che dovevano essere avvolti in bigodini parecchie ore prima, ma qualcuno ha dimenticato di spazzolarli dopo aver tolto i rulli, e il trucco è sfatto come se arrivasse da una discoteca, ma che dico da un piano bar perché questa specie di baldracca avrà 60 anni. E non guardo in giù ma sono sicura che abbia i tacchi altissimi. Questa povera scusa per una professionista di non si sa qual mestiere mi dice che dovrei provare l'agopuntura e poi dovrei fare una Tac ma è ovvio che ho semplicemente motivato la sua esistenza e ora non mi vuole mollare. E' Sabato e per oggi voglio solo una bomba nel caso che stanotte sia la solita rumba. No davvero, menomale che non sono venuta qui stanotte, perchè se questa scena fosse accaduta di notte avrei perso la testa, di sicuro. 
Lieto fine. No non ho un bel bambino da portare a casa dopo questo duro parto, ma stanotte ho dormito, e non ho dovuto prendere l'Aulin.
Ma questo piccolo caso di esperienza personale mi rende disperata al pensiero di quante povere creature vengono lasciate in balia di dolori ben peggiori del mio, senza sollievo di nessun genere  E non parlo del sollievo del medicinale, che a volte non c'è o non funziona. La mancanza di comprensione da parte dei medici e peggiore del dolore fisico, il loro parlare senza ascoltare, dando per scontato che sappiamo quello che il paziente vuole dirci e non tiene di conto che solo poter dire quello che ci affligge ad orecchie che ascoltano pazienti è già balsamo. E infine quanto è incredibilmente inaccettabile che persone che non vogliono soffrire più non possano avere i loro desideri ascoltati da qualche persona compassionevole. Ecco sarebbe tanto più semplice vivere una vita senza paura di morire, se uno sapesse con certezza di non dover patire le pene dell'inferno, di avere una scelta in merito.

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