La scuola sta per finire e per molte famiglie, specialmente quelle in cui entrambi i genitori lavorano, si presenta il problema di trovare un’utile occupazione al tempo libero dei propri figli adolescenti lontano dai pericoli della strada.
Infatti, se per i più piccoli una soluzione è il baby parking o il grest, più complicato è invece per i più grandicelli. E allora, perché non proporre loro di fare delle prime esperienze di lavoro, per sperimentarsi come risorsa per se stessi e per gli altri, guadagnando anche un po'?
Per gli studenti che abbiano assolto l’obbligo scolastico (vale a dire con 10 anni di frequenza scolastica), quindi da 16 anni in sù, un’opportunità può essere il lavoro occasionale accessorio. Si tratta di prestazioni di breve durata per importi non superiori a € 2.000 per singolo committente che si possono effettuare in qualsiasi ambito lavorativo.
Pensate al lavoro in una gelateria, in un ristorante, in una stazione balneare, in una palestra, in un’attività commerciale, in una cooperativa sociale, nelle attività stagionali in agricoltura, ecc, ecc. Semplici la gestione burocratica e il sistema di pagamento tramite i buoni lavoro o voucher, il cui valore nominale è pari a 10 euro per ogni ora di lavoro (comprensivi di contributi INPS ed INAIL).
Ben accorti dovranno essere i datori di lavoro – trattandosi di minori – nel provvedere alla visita medica preassuntiva e ad adempiere agli obblighi in materia di sicurezza sul lavoro, oltre che – aggiungiamo noi - a seguire con la cura e l’attenzione del buon padre di famiglia la loro formazione.
Per maggiori informazioni:
http://www.cliclavoro.gov.it/NormeContratti/Contratti/Pagine/Contratto-di-lavoroaccessorio.aspx
A Cura di Rosaria Nolfo. Studio Ingianni
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