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Oggi al Cinema incontra Tom Hanks

Creato il 17 ottobre 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Il London Film Festival ha quest’anno un protagonista assoluto: Tom Hanks. L’attore hollywoodiano ha avuto l’onore di inaugurare il festival con l’anteprima europea di Captain Phillips e avrà l’onere di chiuderlo con la presentazione di Saving Mr. Banks. Oggi al Cinema lo ha incontrato alla conferenza stampa di presentazione.

I ruoli impegnati sono una costante nella sua carriera. E’ contento di assumersi la responsabilità di raccontare la storia di qualcun altro?
Credo che questo lavoro implichi un discorso di responsabilità a prescindere dal tipo di film che viene girato. Ci sono lati positivi e negativi nel raccontare una storia vera. Il vantaggio è che c’è poco da inventare e l’unica cosa di cui ci si deve preoccupare è come tradurre la storia sullo schermo rendendola un’interessante esperienza cinematografica. La cosa più difficile è quella di mantenere fede al concetto di verità, senza stravolgere il racconto al fine dell’intrattenimento, anche se non si tratta ovviamente di un documentario.

Come ha affrontato la toccante scena finale quando il capitano Phillips sotto shock viene tratto in soccorso?
Questo è un segreto (ride, n.d.r.)! Scherzi a parte, credo di essere un professionista e non mi sottraggo quando è il momento di dare il meglio.

Qual è stata la sfida più grande che ha dovuto affrontare durante le riprese?
Sicuramente le riprese in mare aperto hanno creato non poche difficoltà. Il copione e le procedure scritte sono una cosa ma metterle in atto è tutt’altro discorso. Devi conoscere alla perfezione tutte le procedure e fare in modo che collimino con il processo di produzione cinematografica. Credo che questa sia stata la parte più difficile. Allo stesso tempo ha definito il DNA del film.

Che tipo di rapporto ha con il vero capitano Phillips? Che effetto le ha fatto incontrarlo?
Il momento più emozionante non è certo quello di essermi presentato a casa sua per dire: “ciao, si, sono io che interpreterò te nel film che non ha niente a che vedere con la tua storia!” (ride, n.d.r.). In realtà si tratta di una persona normale, un tipo a posto. Abbiamo visto la partita di baseball insieme, bevuto una birra e poi abbiamo discusso del film e lui mi ha raccontato esattamente come sono andate le cose. Ha compreso pienamente il nostro progetto ed è un uomo con un grande senso del dovere. Tramite lui ho capito quante responsabilità ha un capitano di una nave sotto ogni punto di vista. La moglie poi mi ha detto: “Richard a casa è uno degli uomini più accomodanti del mondo, ma quando è a lavoro diventa una delle persone più sgradevoli che si possa incontrare sul proprio cammino!”.

Tom Hanks - London Film Festival 203

Ha parlato con lui del momento in cui è stato preso in ostaggio? E’ stato difficile ricordare determinati momenti?
Ha raccontato molto di quell’esperienza nel suo libro ma i dettagli che mi ha svelato in privato sono stati preziosissimi. La cosa che più mi ha colpito è che durante i cinque giorni assieme ai pirati ci sono stati dei momenti di grande divertimento. Hanno riso insieme e si sono confrontati sulle flotte navali della Somalia e degli Stati Uniti. Lo hanno messo alla prova per verificare la sua esperienza. La cosa che lo preoccupava di più era che, per un motivo o per un altro, improvvisamente gli avrebbero potuto sparare ad una mano. Ho trascorso con lui cinque o sei ore in due diverse occasioni ed ogni volta è emerso qualche particolare interessante.

Al David Letterman Show ha annunciato di avere il diabete da più di vent’anni. Durante la sua carriera d’attore è dovuto dimagrire ed ingrassare diverse volte, crede che questo possa avere inciso sulla sua salute? Crede che Russell Crowe abbia buone chance di sopravvivenza? Come procede il processo di invecchiamento?
Non credo che sia arrivato il momento in cui io debba morire. Avverrà un giorno ma non credo sarà colpa del diabete (ride, n.d.r.). Credo che il diabete sia una questione genetica e che io fossi predisposto a soffrirne. Tutti siamo soggetti a dei problemi di salute, ho 57 anni e ho il colesterolo alto e molte altre cose che non vanno. Ma so quello che devo fare e ho accesso alle cure di ottimi medici. Il mio non è un diabete di tipo 1 che obbliga a fare delle iniezioni di insulina. E’ solo una questione di mangiare le cose giuste e fare esercizio fisico. Mi sento bene. Non mi permetterei di dare consigli alle altre celebrities.

di Rosa Maiuccaro per Oggialcinema.net


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