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Oggi parliamo con… Umberto Peirone

Da Gialloecucina

Parte da oggi una nuova iniziativa del blog gialloecucina e cominciamo proprio con l’autore che per primo si è sottoposto alla raffica di domande proposte da Alessandro.

Il link della pagina dell’autore di Se Chanto! su cui trovare informazioni sul libro e anche un estratto è il seguente :

http://www.clubautori.it/umberto.peirone

Sperando di fare a voi tutti cosa gradita, cominciamo ad entrare nel mondo degli scrittori, perchè si scrive, quali sono  le idee e come si realizzano.

Approfitto ancora una volta per ringraziara Alessandro Noseda per l’idea e la realizzazione della stessa oltre che tutti gli scrittori che hanno dedicato e dedicheranno parte del loro tempo a noi appassionati lettori.

 

Intervista a Umberto Peirone “Se Chanto!” a cura di A. Noseda

 

Benvenuto a Giallo&Cucina. Un caffè? Un aperitivo?

Magari, ma sono appena rientrato dalle vacanze ed il lavoro mi aspetta. Ed è anche tanto, sigh!!!

Come di consueto, ti preghiamo di presentarti al pubblico. Chi è e perché scrive Umberto Peirone?

Ma certo. Io sono un impiegato bancario, nato e vissuto a Saluzzo (Cn) ormai quasi 48 anni fa. Sono sposato con Paola ed ho un figlio di quasi 20 anni, Alessandro.Dato che L’orario di lavoro me lo permette, ho un sacco di interessi: vado regolarmente in montagna, faccio podismo, viaggio molto, leggo tantissimi gialli ed ultimamente ho anche avuto la fortuna di scriverne uno.

Quando e come ha avuto origine la tua passione per la lettura? E per la cucina?

La passione della lettura ce l’ho da sempre, seguendo l’esempio di mio padre che è sempre stato un accanito lettore. Per quanto riguarda la cucina, mi piace soprattutto mangiare. Qualcosina so cucinare, ma poco. Mia moglie è una cuoca troppo brava per sostituirmi a lei.

Se Chanto! Com’è nata l’idea?

Bella domanda!!! Onestamente non c’è stata un’idea fissa. La storia mi frullava in testa da tempo. In buona sostanza volevo misurarmi con me stesso, vedere se sarei stato capace di scrivere un libro. E’ andata bene……..

Ti sei ispirato a qualche persona reale per la caratterizzazione del tuo protagonista o è solo un parto della tua fantasia?

Il personaggio di Guy Chapel è assolutamente inventato, ma è la somma delle caratteristiche di diverse persone reali. La storia si svolge essenzialmente nel Nord Ovest.

Quale il tuo legame con questa terra? Ne hai una conoscenza diretta o hai dovuto documentarti diversamente per rendere tanto credibile l’ambientazione?

Precisamente in Valle Varaita, che è in Piemonte. Il Varaita è il primo affluente del Po. E’ la mia terra e, anche se sono nato e cresciuto in pianura, vado in montagna da sempre. Lì poi, nei luoghi che descrivo nel libro, ho passato le colonie montane della mia adolescenza. I luoghi che descrivo li conosco per averli “calpestati” tutti quanti.

Quali sono state le maggiori difficoltà incontrate nella stesura della romanzo?

La maggior difficoltà è stata quella di tradurre alcuni brani di dialogo in occitano, dato che io non lo parlo. Non è una lingua codificata e trovare chi lo sappia scrivere è davvero difficile. Il resto è venuto da sè nella mia mente.

A chi e perché consiglieresti la lettura del tuo libro?

A tutti i maggiorenni (dato che il romanzo è a sfondo sessuale direi di vietarlo ai minori, ihihihihi) cui piacciano i gialli e le storie romantiche. Infatti pare piaccia molto alle donne.

Cosa puoi raccontarci a proposito della tua esperienza editoriale?

Diciamo che per essere un debuttante ho avuto la fortuna di trovare un editore in poco tempo. Alla fine la difficoltà maggiore è stata quella di scegliere da chi farmi pubblicare. E ancora non so se ho fatto la scelta giusta. Questo me lo dirà solo il tempo.

Che tipo di lettore sei? Ci sono degli autori ai quali ti ispiri o che rappresentano per te un modello di riferimento?

Un lettore “seriale”. Finito un libro devo subito iniziarne un altro. A chi mi ispiro? Cerco (spero) di prendere un pò di quà e un pò di là. I miei preferiti sono Deaver, Connely, Lehane, Pelecanos. In vacanza ho letto due libri di Jo Nesbo e mi sono piaciuto molto.

Hai altri progetti letterari in cantiere?

Un’idea che mi furlla in testa ce l’ho, ma non ho ancora trovato il tempo di metteremi al p.c. a scrivere. Magari quest’inverno………………….. Chissà.

A tua scelta: lasciaci con una citazione o con una ricetta!

Vi lascio con le mie due citazioni preferite, entrambe di Albert Einstein che cerco di mettere in pratica vivendo la mia vita.

La prima: un uomo invecchia quando smette di sognare.

La seconda: ci sono solo due modi per vivere la vita. Il primo è pensare che nulla sia un miracolo. Il secondo è pensare che TUTTO sia un miracolo.



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