Quel lupacchiotto di Lincoln ne sapeva davvero una più del diavolo. Tant’è che, oggi, voglio darvi il buongiorno proprio con una sua massima, che a me è piaciuta subito, e tanto.
E allora, via libera ai pensieri positivi!
Oggi sento che il treno non solo sarà puntuale, ma arriverà anche con qualche minuto di anticipo.
Penso che oggi riceverò un messaggio da un’amica lontana, foriero di ottime notizie e stupende novità.
Nel pomeriggio, quando mi farò il caffè dopo pranzo alla macchinetta dell’ufficio, sono sicura che avrà un sapore degno di tale nome, invece che di brodaglia bruciata.
Uscendo per andare in stazione, guarderò il cielo, invece del cemento dei marciapiedi. Perché oggi, complici i pensieri positivi, non rischierò ad ogni passo di pestare deiezioni varie e maleodoranti. Almeno lo spero.
Questa sera, quando arriverò a casa, le Gem staranno giocando abbracciate, felici di essere in due, complici come solo due gemelle possono essere.
Tra le cena delle piccole e la nostra nessun call center mi chiamerà, perché tutti avranno magicamente perso il mio numero.
E infine, dopo cena, le bimbe si addormenteranno da sole e senza urla proferire, limitandosi a lanciarmi un bacio e abbracciandomi con un sorriso.
Va bene, ok, quest’ultimo più che un pensiero positivo sembra anche a me la richiesta di un miracolo. Ma perché no, a volte i miracoli si avverano.