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Ogm: l'Unione europea impone controlli su riso cinese

Creato il 17 novembre 2011 da Informasalus @informasalus

riso
Ogm: l'Unione europea impone controlli su riso cinese

La Commissione europea ha stabilito che tutti i carichi di riso provenienti dalla Cina dovranno essere accompagnati da apposita certificazione che attesta l'assenza di materiale geneticamente modificato, in particolare della varietà di riso sperimentale Xianyou BT63, il cui uso come alimento o mangime non è stato autorizzato nell'Unione europea né in Cina.
Già dalle prossime settimane entrerà in vigore il provvedimento restrittivo che impone l'obbligo di effettuare i test sul 100% delle partite a base di riso, sia al momento dell'esportazione che dell'importazione in Europa.
La decisione è stata adottata in seguito al parere espresso dal Comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali dopo la scoperta della contaminazione dovuta al particolare OGM e ai controlli effettuati anche direttamente in Cina. Già nel 2006, nel Regno Unito, in Francia e Germania era stata denunciata la presenza dell’OGM illegale, dovuta al fatto che il riso sperimentale era stato coltivato e poi illegalmente venduto in alcune zone della Cina. Nonostante un periodo di quarantena e il rafforzamento dei controlli, nel 2007 e 2008 ci furono nuove allerte.
Controlli più rigidi sono stati richiesti dall'Europa sulle importazioni di prodotti cinesi a base di riso (dai vermicelli agli involtini?), a causa dei frequenti casi di commistione con materiale transgenico illegale, denunciati negli scorsi anni. Non si tratta di cosa da poco, ma di 50.000 tonnellate, per un valore di 50 milioni di euro”. È quanto ha dichiarato Simona Capogna, Vicepresidente VAS.
“Solo nel 2010, il Sistema di Allerta Rapida per gli alimenti e i mangimi, che consente il controllo dei prodotti importati, ha rilevato in Europa 47 casi di riso cinese contaminato. Gli Ogm rintracciati non erano stati autorizzati in Europa e in alcuni casi nemmeno in Cina. Una misura di emergenza era stata adottata già nel 2008 per il riso Bt63, ma durante la riunione del 14 novembre scorso, il Comitato Permanente sulla catena alimentare e la salute degli animali, ha deciso di imporre misure di emergenza su tutti gli Ogm trovati nei prodotti cinesi a base di riso che dovranno essere controllati al 100% con test, al momento dell'esportazione dalla Cina e dell'importazione dall'Europa”.
“Accogliamo favorevolmente - aggiunge Capogna - "questa decisione sia perché offre maggiori garanzie ai consumatori europei, sia perché  potrebbe portare i Paesi esportatori a migliorare la qualità della loro produzione alimentare e a 'liberarla' dagli Ogm.
L'altra buona notizia, emersa nella medesima riunione del suddetto Comitato, è quella del rigetto della richiesta di autorizzazione di due varietà di soia biotech, una della Bayer e l'altra della Monsanto. Purtroppo, l'esito della decisione potrebbe essere ribaltato prossimamente dal Comitato d'Appello (sulla base del Regolamento 182/2001) o, come sempre accade negli ultimi anni, dalla Commissione Europea. Ci auguriamo che ciò non accada”.


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